Valguarnera: Consigliera di F.I. Concetta Dragà su incarichi legali conferiti dall’A.C. proprio non li manda giù

Valguarnera. La consigliera di Forza Italia Concetta Dragà, proprio non li manda giù gli incarichi legali conferiti dall’Amministrazione Comunale. Dopo la denuncia fatta nel marzo scorso, attraverso stampa, dei 55 mila euro spese nell’ultimo biennio dall’attuale Giunta comunale, di cui oltre la metà al solo avvocato Brighina, consulente legale dell’Ente nei primi mesi di legislatura, adesso punta l’indice su un altro incarico, inerente il recupero crediti. La Giunta Comunale, infatti, non avendo mai istituito un’avvocatura interna, considerato che non ha nel proprio organico un avvocato abilitato alla libera professione, né un posto in dotazione organica di tale qualifica e profilo, si affida così, alla stregua di altre amministrazioni precedenti, a professionisti esterni. Per la Dragà e il suo partito, tutto ciò col tempo è diventato inaccettabile. A farla intervenire di nuovo sull’argomento, la delibera n. 61 del 31 maggio scorso con la quale si conferiva l’ennesimo incarico ad un professionista che ancora dovrà essere scelto, per un recupero crediti vantati dal Comune nei confronti di terzi. L’esponente di Forza Italia a tale proposito, chiede intanto la revoca in autotutela della delibera. Ed ancora , per far valere all’interno dell’ente principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza: “di provvedere all’istituzione di un albo attraverso la procedura comparativa per titoli, provvedendo poi ad una rotazione tra professionisti”. Inoltre, per scongiurare l’affidamento diretto a propri legali di fiducia: “di attivare apposita convenzione con i Comuni viciniori dotati di Avvocatura interna, tutto ciò ai sensi della legge 244/2007 che dispone al comma 12 “che gli enti locali possono istituire, mediante apposite convenzioni uffici unici di avvocatura per lo svolgimento di attività di consulenza legale, difesa e rappresentanza in giudizio degli enti convenzionati.” In ultimo invita l’amministrazione comunale di istituire, concordando con altri Enti pubblici presenti sul territorio provinciale, un Ufficio Unico di Avvocatura Civica che si finanzi con i risparmi di spesa. Per la Dragà, le convenzioni con gli altri Comuni sono fattibilissime e stabilite dalla legge e a tale riguardo cita la sentenza n. 2731 del Consiglio di Stato la quale fornisce un importante contributo sul fronte del risparmio e dell’efficienza della Pubblica amministrazione, in particolar modo per le avvocature civiche. Le motivazioni della sentenza confermano quindi, la possibilità di istituire uffici unici per l’avvocatura, da implementare «con personale distaccato dagli enti partecipanti”.

Rino Caltagirone