Enna. Rifiuti: Cozzo Vuturo slitta l’apertura e si profila un contenzioso per il recupero

Intoppi di carattere burocratico sia a livello provinciale che a livello regionale non consentiranno oggi di aprire la vasca B1 della discarica di Cozzo Vuturo: se ne parla tra mercoledì e giovedì con l’ autorizzazione definitiva della Regione ad attivare con effetto immediato l’ impianto che dovrebbe reggere per qualche anno l’ abbancamento dei rifiuti solidi urbani dei 19 comuni della provincia (Piazza Armerina è esclusa perché fa parte della provincia di Caltanissetta). Domani è previsto un sopralluogo da parte dell’ Arpa provinciale per vedere se tutto è stato fatto nel rispetto degli obblighi igienico-sanitari e, quindi, dare il via alla discarica che dovrebbe risolvere molti problemi della provincia di Enna in fatto di smaltimento dei rifiuti ma anche in fatto di raccolta differenzia.
Il cda della società Srr – Glorioso presidente, Venezia e Bevilacqua componenti – in due anni ha fatto tutto quello che l’ Ato rifiuti non ha mai fatto in decenni. Glorioso, in particolare, ha comunicato – come ha già anticipato in questi giorni il nostro quotidiano «La Sicilia» – che possono abbancare i loro rifiuti nella vasca B1 i nove comuni che sono in pari con i pagamenti; gli altri dieci comuni sono debitori di somme nei confronti della SRR per cui sicuramente nascerà un contenzioso. Mancano all’ appello ben 320mila euro e il maggior debitore con 92 mila euro è proprio il Comune di Enna che tra l’ altro dalla discarica di Cozzo Vuturo dovrebbe ricavare delle royalties. Gli altri comuni debitori sono Agira 26mila, Assoro 17mila, Barrafranca comune sull’ orlo del dissesto deve alla Srr 42mila euro, Cerami 8mila, Gagliano 12mila (ha sbagliato la rimessa alla società) , Leonforte 45mila, Nicosia 47mila, Pietraperzia 24mila, Valguarnera 27mila. E’ una somma molto consistente che mette in difficoltà la organizzazione per lo smaltimento dei rifiuti. Una discarica, come quelle di Cozzo Vuturo, in piena efficienza, con le apparecchiature per la divisione dell’ umido e la triturazione del solido sicuramente apporterà dei benefici igienico-sanitari e anche economici perché non c’ è più bisogno di portare i rifiuti fuori provincia con costi superiori e con un lavoro immane per gli autisti e per gli stessi autocompattatori.