Incidenza dei tumori ad Aidone

Aidone. Il prof. Sciacca del Registro Tumori integrato della Sicilia orientale, nell’incontro “Incidenza dei tumori ad Aidone” organizzato dall’amministrazione comunale di Aidone, è stato chiaro e preciso nell’esposizione del delicato argomento spiegando che in Sicilia esistono quattro Registri, che raccolgono e rielaborano i dati su incidenza, mortalità e sopravvivenza dei residenti di un determinato territorio.

Il più esteso è quello che comprende Enna, provincia che si è aggregata al registro di Catania dal 2009. I dati disponibili sono quelli dal 2006 al 2015 e sono pubblicati sull’Atlante Tumori. La massima attenzione naturalmente era per la realtà di Aidone. Secondo i dati presentati dal prof. Sciacca, nel periodo dal 2006 al 2015, ad Aidone sono stati registrati 236 casi di tumore, di cui 136 nei maschi e 97 nelle femmine, con una media di 23 casi annui. Come mortalità, nell’arco dei dieci anni, sono avvenuti 111 decessi di cui 62 casi maschili e 99 femminili. Dei casi diagnosticati, tra il 2005 e il 2016, le persone che convivevano, al 31 dicembre 2016, con un tumore (cosiddetta prevalenza) erano 94 di cui 51 maschi e 43 femmine. I principali tumori diagnosticati nei maschi: al primo posto, quello alla prostata, seguito dal tumore ai polmoni, poi quello alla vescica, seguito dal tumore al colon retto e poi quello al fegato. I tumori diagnosticati nelle donne, al primo posto, il tumore alla mammella, al secondo quello al colon, al terzo all’utero, al quarto il tumore alla tiroide e al quinto al polmone. I dati di Aidone, rapportati a quelli del distretto di Piazza Armerina, evidenziano che, quest’ultimo, dal 2015 al 2016, nel suo complesso, ha avuto più diagnosi. Il distretto è sovrapponibile alla provincia e la provincia è protetta rispetto alla media nazionale. L’incidenza dei tumori ad Aidone, rispetto a quella regionale e nazionale, è leggermente inferiore. Il monitoraggio, assicura il prof. Sciacca, è continuo e i dati – anche a fronte dello scetticismo manifestato dal dott. Angelo Mililli per i casi di neoplasie di giovani aidonesi e del prof. Nino Costanzo, che invoca un maggiore controllo sui fattori ambientali – sono precisi, puntuali, attuali. Si tratta comunque di dati sottostimati perché non si ha notizia dei tumori prima del 2006 e dopo il 2015. Quelli relativi al 2016 e 2017 dovrebbero essere pronti entro il 2018. “Il 70% dei tumori potrebbe essere prevenuto con uno stile di vita adeguato – ha evidenziato il prof. Sciacca-non fumando, con un’alimentazione corretta. Ogni giorno un uomo che fuma viene a contatto con circa 3000 sostanze differenti, di cui centinaia cancerogene. Appena queste vengono a contatto con un organismo debole, si ha una promozione del tumore, che poi si mostra nel tempo. Quindi tutto dipende dal contatto con l’ambiente esterno e dalla forza del sistema immunitario, il quale si depaupera quando l’equilibrio psico-fisico dell’uomo non è quello giusto. E si mostra in uno stato, che, quasi sempre, è quello della vecchiaia”. La prevenzione è importante ed il dott. Lorenzo Calcagno ricorda come basta seguire delle semplici raccomandazioni pratiche, come quelle del decalogo del famoso oncologo Umberto Veronesi, per ridurre, giorno dopo giorno, il rischio del cancro.

Angela Rita Palermo
collaboratrice La Sicilia