Leonforte: nessuno tocchi il Pronto Soccorso!

Nessuno tocchi il Pronto Soccorso!
In data 01/08/2018 la direzione sanitaria dell’ASP di Enna comunica che il pronto soccorso del Ferro-Branciforti-Capra di Leonforte sarà aperto dalle ore 8 alle ore 20. La decisione è stata presa perché non si riesce a garantire la copertura medica necessaria. Dopo poche ore la nota emanata dall’ASP viene rettificata anzi viene revocata e un’altra nota (del 2 agosto) avvisa che il P.S. rimarrà aperto h24. Cos’ è successo? Il sindaco Barbera corso a Palermo ha risolto la cosa, scrivono su Facebook i pro Barbera. Il M5S ha interessato l’onorevole Pagana e l’emergenza è rientrata, scrivono i pro M5S. Il P.S. è salvo; esulta il popolo della rete; il pericolo, per ora, è scampato. Le domande però restano: il personale è aumentato per l’intervento politico o è rimasto sempre lo stesso? “Un medico che mi sta al pronto soccorso per 24 ore non è normale e con tutta la sua buona volontà rischia di sbagliare” scrive un operatore del nosocomio leonfortese. Sui social si scatena la bagarre e la polarizzazione fra vinti e vincitori si catalizza sulla tenuta provvisoria del P.S., che torna ad essere campo di scontro fra forze partitiche. La fragilità del sistema sanitario è evidente, il personale è carente e i farmaci mancano: lo si denuncia da tempo, ma si preferisce elemosinare un giorno in più piuttosto che agire con forza e determinazione. Il P.S. non è sicuro perché mancano personale e medicine! Questo è palese, tenerlo aperto h24 in queste condizioni a chi giova? Un ultimo quesito poniamo: qualora il sindaco fosse stato di centro sinistra il governo regionale avrebbe risposto diversamente alla richiesta di apertura h24? La salute e la sicurezza dei cittadini dipendono quindi dalle affinità partitiche?

Gabriella Grasso


Scrive così la dottoressa Nunzia Maria, medico di famiglia a Leonforte.
“Sono esterrefatta nell’apprendere tale decisione, perché allora non lasciare il Ps nelle ore notturne quando i medici del territorio non lavorano? Nella delibera si asserisce che l’80%degli accessi al Ps siano dei codici verdi, una pura falsita’, sono delle urgenza che per questioni di comodo, per carenze strutturali e di personale non sono considerate tali e quindi demandate al territorio. Il problema grave sta nel fatto che data la precarietà della situazione i medici sono demotivati e sono solo pochissimi che con notevole sovraccarico di lavoro sperano ancora di mantenere con dignità il nostro ospedale.