Bando Periferie: contesta anche sindaco Enna, si perderà un finanziamento di 4,6 mln

„”Con un emendamento della Lega introdotto nel ‘Milleproroghe’ al Senato sono stati bloccati circa 3,8 miliardi di euro attivati dal Piano periferie mettendo a serio rischio impegni già sottoscritti dai Comuni. Se la norma dovesse essere approvata anche dalla Camera gli sforzi dei Comuni per recuperare le aree di maggior degrado urbano e spesso di conflitto sociale delle nostre città, verrebbero vanificati”.“
“La Lega blocca i fondi per le periferie”. Anche quelli di Brindisi
„”Sono 96 i Comuni che hanno sottoscritto già convenzioni per l’utilizzo dei fondi con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e rischiano anche un contenzioso amministrativo e finanziario con progettisti e imprese e anche una possibile azione per danno erariale. Sono coinvolte grandi città e aree metropolitane (Milano, Venezia, Torino, Genova, Palermo, Firenze, Napoli, Catania, Roma) ma anche città medie e capoluoghi di provincia che hanno interi quartieri e realtà da recuperare e che non riguardano solo il Sud (Foggia, Taranto, Reggio Calabria, Catanzaro, Agrigento, Benevento,Caserta, Potenza, Enna, Brindisi) ma anche il centro (Frosinone, Rieti, L’Aquila, Terni, Perugia, Macerata, Massa, Pescara, Livorno, Siena, Pisa, Urbino) e il Nord (Asti, Biella, Sondrio, Cremona, Imperia, Vercelli,Monza, Pordenone, Novara, Verbania)”.

Commenta il primo cittadino ennese: “Con il varo del Decreto “Mille proroghe”, infatti, la maggioranza di governo ha deciso di bloccare il Bando Periferie, cioè uno stanziamento di oltre due miliardi di euro destinato ad interventi di risanamento urbanistico delle periferie. Per la nostra città significa dover rinunciare ad un finanziamento di 4,6 milioni di euro destinati alla riqualificazione urbana del centro di Enna Bassa. È una decisione sbagliata e ingiusta che priva le aree più deboli delle nostre città di un’occasione di riscatto, contro la quale scenderemo in campo al fianco delle tantissime amministrazioni comunali interessate e dell’ANCI, chiedendo a tutte le rappresentanze istituzionali, ma anche a tutti i nostri concittadini, di sostenere Enna in questa battaglia”.

“L’emendamento al decreto Milleproroghe, approvato due giorni fa a palazzo Madama, sblocca 1 miliardo di euro per investimenti in 8 mila comuni italiani. Il Pd ci attacca dopo aver votato a favore e dopo aver promesso risorse, finanziate solo in parte, in base a una norma sulla quale peraltro la Consulta si è pronunciata rilevandone l’illegittimità costituzionale”. Lo dice la capogruppo del M5S all’Ars, Valentina Zafarana, a proposito dell’emendamento al decreto cosiddetto Milleproroghe, che due giorni fa ha avuto il via libera dal Senato. “Sulla questione dei fondi per le periferie relativi ai progetti locali occorre chiarezza. Il Governo – aggiunge – è dovuto intervenire in attuazione della sentenza 74 del 2018 della Corte costituzionale. E’ stato garantito il finanziamento immediato dei primi 24 progetti che hanno ricevuto un punteggio superiore a 70/100. Ma in ottemperanza della sentenza, per gli altri sarà necessario valutare quali progetti abbiano davvero una funzione di rilancio delle periferie e quali no, fermo restando che le spese progettuali già sostenute dai Comuni verranno rimborsate”. “Il bando per le Periferie era stato finanziato dal precedente Governo – conclude – ma solo per metà dell’importo complessivo. Insomma mere promesse più che risorse vere messe a disposizione degli enti locali”.

Il coordinamento di Sinistra Comune interviene: “Acquisiamo il dato che per questo Governo le periferie e le diseguaglianze sociali del nostro Paese non sono una priorità. Prima gli italiani, ma non proprio tutti gli italiani. Lo slogan della Lega, ormai chiaramente mutuato dal M5S, andrebbe rivisto in questo modo. Il grado di attenzione riservato a chi vive ai margini, nel nostro Paese, è testimoniato dalla volontà di sospendere il piano periferie sino al 2020. E’ quanto stabilisce un emendamento contenuto nel decreto Milleproroghe del governo Lega-M5S, che auspichiamo non venga confermato anche alla Camera. Per la prima volta dal suo insediamento, il Governo si occupa di periferie bloccando un finanziamento importante, che consentirebbe non solo la riqualificazione, ma soprattutto l’avvio di processi rigenerativi di intere aree del Paese. In soffitta finirebbe così anche il progetto RUIS, che, muovendo dalla resilienza dei territori interessati, mira al potenziamento delle prestazioni urbane e alla riqualificazione delle aree degradate. Stop dunque, stando al piano previsto dal decreto, allo sviluppo di pratiche per l’inclusione sociale, per la mobilità sostenibile e per la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano. Pratiche collaudate la cui perdita condannerà alla marginalità quote sempre maggiori di territori”.