Basta una pioggia abbondante e il comune di Gagliano rimane isolato

Gagliano. Basta una pioggia abbondante e il comune di Gagliano rimane isolato. Giovedì scorso, nel tardo pomeriggio, si è abbattuta una fortissima pioggia che ha allagato le strade provinciali e trascinato terra e detriti sulla carreggiata. La situazione più grave e anche più pericolosa si è verificata sulla Sp 22 Gagliano-Agira, completamente allagata e quindi impercorribile. Da dieci anni, il tratto stradale compreso tra il fiume Salso e il bivio di Agira è ormai un calvario per i tanti automobilisti costretti a percorrerlo quotidianamente. Per circa un’ora è rimasto chiuso al traffico, con i veicoli bloccati in attesa di soccorso. La terra dei campi coltivati, adiacenti alla strada, ha completamente invaso la carreggiata e l’abbondante acqua piovana si è raccolta sul manto stradale fortemente deformato, creando un specchio d’acqua fangoso, il cui livello si è innalzato per diversi centimetri. Impossibile l’attraversamento. L’esagerato avvallamento di quel tratto mette a rischio ogni giorno la vita degli automobilisti. La Sp 22 è la peggiore strada che si possa immaginare in termini di sicurezza. Forse non è nemmeno definibile con il termine “strada”. Negli anni, le frane l’hanno spinta a valle e l’hanno deformata, ma non viene attuato alcun intervento di recupero, perché, da oltre un decennio, quel tracciato stradale viene considerato provvisorio, in attesa del nuovo con il ponte, che molto probabilmente non vedrà mai la luce. Per primi sono intervenuti sul posto i carabinieri della stazione di Gagliano. Poi la protezione civile del comune di Agira, intervenuta in via d’emergenza, essendo strada di competenza provinciale. E’ stata mandata una pala meccanica, che, in circa tre quarti d’ora, ha sbloccato la strada e ridato il via alla circolazione veicolare. Il web insorge e si indigna con foto che fanno il giro delle pagine Facebook. Davanti a tanta assurdità, c’è chi manifesta apertamente la propria rabbia e chi, con ironia, propone soluzioni alternative fai-da-te, come quella di recarsi sul posto di lavoro a bordo di un trattore, anziché in auto.

Valentina La Ferrera
collaboratrice La Sicilia