Villarosa: corso di formazione su opere ingegneria naturalistica per il consolidamento delle scarpate

Villarosa. Villarosa. Numerosa e interessata partecipazione alla giornata formativa sulle opere di Ingegneria naturalistica per il consolidamento di scarpate e versanti in frana a Villarosa. Organizzata dall’Ordine dei dott. agronomi e dott. forestali della Provincia di Enna, dall’Aipin-Sicilia (Associazione italiana per l’Ingegneria naturalistica) e dal Comune di Villarosa, dopo i saluti del vicesindaco Calogero Lavalle e l’apertura dei lavori degli agronomi Giuseppe Fabio Varelli e Riccardo Perricone, l’ing. Gianluigi Pirrera ha subito proiettato in una visione, a volte sorprendente, l’approccio multidisciplinare della materia.
L’Ingegneria naturalistica può dare risultati gratificanti al territorio ennese senza interventi invasivi. Contestualizzazione geografica, vegetazionale e geomorfologica, funzionalità paesaggistica e socio-economica, oltre a quelle ovvie tecniche e naturalistica, sono i punti di partenza e di ispirazione degli interventi: presentata – dal relatore Pirrera- una mappatura di ben undici localizzazioni di interventi realizzati in vent’anni a Villarosa. Grate vive, palificate doppie, biorulli, biostuoie, sono state esaminate sulle pendici di Villa Lucrezia mostrando come la natura, sebbene – sostiene l’ing. Pirrera- non siano stati realizzati interventi di manutenzione, abbia fatto il suo corso tanto che le strutture di base siano ormai poco visibili. Lentischi, euforbie, ampelodesmi, artemisie, sono tanto ben attecchite, con una copertura vegetale che nasconde il legname sottostante.
Al Lago Villarosa, osservando le cassette nido nei pini del boschetto e, soprattutto, un pannello creato per favorire il ristagno dell’acqua a favore degli anfibi in periodo di magra, ormai divenuto un’isola per gran parte dell’anno.
L’Oasi fluviale del Morello, che ha fatto ottenere nel 2018 il Premio città per il verde, può risorgere.
L’obiettivo dell’intervento didattico del convegno è stato l’incontro con un aspetto innovativo della ricerca sul recupero del degrado ambientale del territorio sviluppata in Villarosa e un’immediata applicazione dimostrativa da realizzarsi nel campus siciliano per stimolare la diffusione dell’Ingegneria naturalistica applicata al progetto di paesaggio in aree urbane e periurbane. Data la specificità dell’Ingegneria naturalistica che necessita di progettualità, occorre -sostiene l’ingegnere Pirrera- oltre la conoscenza delle piante, materia principale per la sua realizzazione, tematiche di Architettura, Ingegneria-Architettura, Ingegneria ambientale, Scienze agrarie e/o forestali, con il proposito di creare una sinergia interdisciplinare e/o transdisciplinare.

Nino Costanzo


Nino Costanzo