CdA Kore disponibile per università a rete centrata su Enna

Enna. Il Consiglio di amministrazione dell’Università Kore, condividendo l’analogo parere della Fondazione, ha approvato all’unanimità una risoluzione con la quale ribadisce la ferma contrarietà ad ogni iniziativa politica, in qualsivoglia livello o sede assunta, che pretenda di coinvolgere Enna in un nuovo ateneo statale mettendone in discussione l’identità, la sede e la natura giuridica. Il Consiglio ha confermato, invece, la disponibilità a costruire una università a rete centrata sulla Kore.

Il Consiglio ha rivendicato con orgoglio lo status giuridico di ateneo non statale, garantito dalla Fondazione Kore, sottolineando che la condizione di libera università, inizialmente richiesta dal ministro Moratti, si è nei fatti rivelata, alla luce dei primi cinque anni di attività, estremamente lungimirante sotto il profilo dell’efficienza e della produttività, come dimostrano gli straordinari risultati conseguiti nella organizzazione dei servizi, nella didattica, nella qualità della strutture scientifiche e nella gestione finanziaria, che è stata ogni anno chiusa in attivo.

Con riferimento all’Intesa sul cosiddetto Quarto polo statale, stipulata lo scorso 8 giugno senza il rappresentante legale dell’Università Kore, e quindi giuridicamente inefficace, il Rettore è stato invitato a portare avanti il proprio mandato attenendosi alle decisioni del Consiglio e in piena sintonia con il Presidente dell’Università.

Il Consiglio ha inoltre respinto, con profonda indignazione, quanto sostenuto nella dichiarazione dei tre Rettori degli Atenei Statali siciliani, non ritenendoli in nulla legittimati ad ergersi a valutatori o giudici della Kore, la quale si rimette, come sempre con fiducia, alla valutazione degli organi responsabili e competenti previsti dall’ordinamento universitario. Riferendosi alla stessa dichiarazione, il Consiglio ha respinto l’irrituale allusione a ritorsioni economiche sollecitate alla Regione siciliana, unico soggetto pubblico che eroga un contributo annuo all’Università di Enna, e si è detto convinto della serena obiettività dei responsabili politici della stessa Regione nel valutare i risultati degli atenei prima di ogni decisione in merito.

Sottolineando che il successo della Kore dovrebbe essere assunto come modello di sviluppo per tutta la Sicilia, il Consiglio di amministrazione segnala che la condizione di ateneo non statale, oltre ad offrire alti livelli di qualità in favore degli studenti, tutela l’autonomia dell’Università di Enna rispetto ai crescenti fenomeni di accorpamento delle strutture statali, che caratterizza ogni settore dei pubblici servizi e che inevitabilmente penalizza i territori politicamente più deboli.