Enna. Studiosi di paleoecologia a Pergusa

Enna. Presso la Riserva Naturale Speciale del lago di Pergusa si è svolta ieri una delle tappe del tour del gruppo internazionale di studiosi di Paleoecologia (scienza che studia gli ecosistemi e i cambiamenti climatici nei passati millenni), organizzato dalla dott.ssa Camilla Calò e dal prof. Willy Tinner dell’Università di Berna (Svizzera); questa edizione, la XXXIV, si svolge presso i laghi siciliani e Pantelleria, ritornando in Europa dopo essere stata ospitata nei diversi continenti. Il gruppo composto da circa cinquanta studiosi di provenienza internazionale (Giappone, USA, Australia, Polonia, Germania, Inghilterra, Svizzera, etc.) è stato accompagnato dal dott. Salvo Pasta e dal prof. Tommaso La Mantia del Dipartimento di Colture Arboree dell’Università di Palermo. Il gruppo ha poi alloggiato in uno degli alberghi della conca pergusina , dove a fine cena è stato intrattenuto da uno spettacolo folkloristico (musica, canti e “cunti” siciliani) della compagnia ennese Triskele; quindi la Provincia Regionale di Enna ha donato loro delle pubblicazioni editoriali sulla Riserva.
A Pergusa gli studiosi sono stati guidati dalla dr.ssa Rosa Termine, biologo dell’Università Kore di Enna; in Riserva per l’occasione è stata anche allestita una mostra fotografica sulla Riserva stessa.
La presenza di questo gruppo di studiosi conferma ancora una volta l’attenzione del mondo scientifico internazionale al nostro Lago, unico lago endoreico (senza immissari né emissari) della Sicilia, che data la particolare posizione presenta una notevole sensibilità alle variazioni climatiche che lo ha reso un sito chiave per gli studi paleovegetazionali e paleoambientali nell’intero bacino del Mediterraneo.
Infatti, nell’ambito di diversi progetti dell’Unione Europea sulla desertificazione nel bacino mediterraneo sud-occidentale sono stati effettuati da diversi studiosi vari campionamenti dei sedimenti lacustri tramite carotaggio. Un carotaggio fu effettuato nel 1994 dall’Università La Sapienza di Roma con la dr.ssa Laura Sadori; un secondo carotaggio fu commissionato nel 2001 dalla Provincia Regionale di Enna con il coinvolgimento dell’Università di Potsdam (Germania) ed un terzo carotaggio fu effettuato nel 2006 dal CNR francese, coordinato dal prof. Michel Magny, del “Laboratoire de Chrono-Ecologie” dell’Università “Franche-Comtè” di Besançon (Francia).
Gli studi paleofloristici e paleovegetazionali condotti dalle Università di Roma e di Potsdam hanno permesso di ripercorrere la storia della flora pergusina da 11.000 anni or sono e conoscere le mutazioni che ha subito il paesaggio del lago di Pergusa nell’arco dei passati millenni.
Lo studio francese tende a costruire un transect paleo-idrologico Nord Sud lungo la penisola italiana, tramite l’esaminazione di diversi laghi: il lago di Ledro in Trentino, il lago di Laceno in Campania, un piccolo lago in Basilicata e due laghi in Sicilia: il lago di Pergusa e il Gorgo Basso-Preola (TP).
Dai diversi studi dei paleoecologi si evidenzia che il Lago di Pergusa abbia avuto ed abbia ancor oggi un effetto di mitigazione climatica ed un ruolo importante nella conservazione di alcuni lembi di vegetazione naturale e costituisca pertanto in Sicilia un piccolo serbatoio di biodiversità.