Nicosia. Fogna Magnana: Trasmessa richiesta avvio lavori ma rimane bloccata in ufficio comunale

Nicosia. Acquaenna ha trasmesso al Comune la richiesta di accesso al vallone dove scorre la fogna da riparare lo stesso giorno del sopralluogo, giovedì 11 novembre. A precisarlo è il responsabile dell’Ufficio tecnico della società che gestisce il servizio idrico integrato e che nella mattinata aveva partecipato al sopralluogo con i rappresentanti dei genitori e degli alunni, il preside e un docente del liceo scientifico Majorana e il sindaco Catania. Il dirigente dell’Utc di Acquaenna, ingegnere Paolo Alessandro Dottore, sottolinea di avere onorato l’impegno preso con studenti, famiglie e docenti, ad intervenire tempestivamente. La richiesta partita via fax giovedì sera, a questo punto è probabilmente rimasta in qualche ufficio considerato che venerdì il sindaco non aveva ancora ricevuto nulla.
Il funzionario di Acquaenna, spiega inoltre che la vicenda della fogna Magnana si trascina da oltre 2 anni, durante i quali la società ha chiesto diverse volte l’autorizzazione ad accedere ai terreni privati. Insomma sulla fogna e sull’intervento si apre una sorta di piccolo “giallo”, venuto alla luce dopo la segnalazione di topi al liceo pedagogico Testa e allo scientifico Majorana che occupano lo stesso edificio. Su richiesta dei genitori degli studenti del Majorana è intervenuto l’ufficiale sanitario che, dopo avere accertato che all’interno della scuola non ci sono problemi di ordine igienico, ha disposto la derattizzazione esterna all’edificio con specifici interventi sulla fogna che scorre a poche decine di metri dalla scuola. La mattina successiva si è svolto il sopralluogo dal quale è emerso che Acquaenna ha chiesto più volte, l’ultima un mese fa, di accedere ai terreni, a seguito del contenzioso con un privato. A questo punto non è chiaro per quale motivo il Comune in due anni, non ha risposto alle richieste di accesso. Solo recentemente ha stilato una nota chiedendo alla società di indicare le particelle per le quali si richiede l’intervento. In realtà il problema è antico e risale ad oltre 25 anni fa quando venne realizzata la fognatura. I privati non hanno avuto pagati gli espropri dei terreni. Oltre 2 anni fa ci fu un guasto alla fogna che da allora disperde liquami sul terreno.
La società era intervenuta, ma il privato, che ha citato Acquaenna per danni, aveva diffidato gli operai da ulteriori interventi. Ma il Comune non ha emanato un’ordinanza urgente per motivi di salute pubblica, autorizzando l’accesso e i necessari lavori, fatti salvi i diritti del proprietario a chiedere eventuali danni, sia alla società, sia al Comune che non avrebbe acquisito la proprietà dei terreni attraversati dalla condotta. L’ingegnere Paolo Dottore aggiunge che non appena verrà autorizzato l’accesso partirà l’intervento per il quale è stata predisposta tutta la necessaria documentazione anche presso l’Ato già giorno 11 scorso. Il progetto prevede la canalizzazione della fogna per un tratto di circa 300 metri lungo il canalone.
Giulia Martorana