Regalbuto: mozione di sfiducia al sindaco

Regalbuto. Dopo la mozione di sfiducia presentata in Consiglio Comunale dal gruppo di FLI nei confronti dell’Assessore al Bilancio Antonio La Tora, una nuova mozione di sfiducia sta per approdare sui banchi del civico consesso. L’opposizione ha deciso di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco Gaetano Punzi. Mentre la mozione nei confronti di un assessore non è prevista da alcun atto legislativo ed ha solo un valore politico, quella contro il sindaco è prevista dalla legge elettorale regionale, con approvazione a larga maggioranza. Per essere approvata, nel caso di Regalbuto, servirebbero 12 voti. In Consiglio Comunale l’opposizione aveva più volte ripetuto che la vera sfiducia era quella da presentare contro il Sindaco, unico responsabile dell’amministrazione del paese. Nella mozione, firmata da tutti i consiglieri di opposizione, si critica aspramente l’operato di Punzi e della sua giunta: “ Ci troviamo oggi nel totale abbandono delle strade e degli impianti sportivi” – recita una parte della mozione – “L’ambiente soffre dell’emergenza rifiuti e la risposta è la creazione di una discarica non autorizzata a pochi metri dalle abitazioni che si trovano vicino alla Zona Artigianale. Il Poliambulatorio si trova in una situazione delicatissima, come più volte è stato evidenziato in Consiglio Comunale dall’opposizione. L’economia del paese è in ginocchio e non parte alcun progetto per migliorare la situazione. I giovani sono abbandonati a sé stessi e non si creano più occasioni di incontro e di formazione come era stato negli anni passati. Al Sindaco Punzi ed alla sua amministrazione noi attribuiamo la responsabilità di non saper fare scelte serie e concrete, in qualunque ambito”. Inoltre il Sindaco è aspramente criticato per la vicenda delle dimissioni e successiva rinomina dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Franca Maugeri (rinominata a mesi di distanza dalle dimissioni) e del Vicesindaco Salvo Cardaci, le cui dimissioni avevano suscitato molto scalpore, anche se durate solo qualche giorno. A tal proposito nella mozione si accusa Punzi di “usare le istituzioni come il salotto di casa propria”. Inoltre nel testo si legge un chiaro invito a chi in consiglio comunale ha dichiarato di non far più parte della maggioranza a votare la mozione. Di fronte all’ipotesi di una sfiducia nei suoi confronti, già durante la seduta dello scorso consiglio comunale, Punzi si era detto prontissimo ad affrontare qualsiasi mozione di sfiducia.

Maria Cristina Roccella