Comune Gangi aderisce ai borghi più belli d’Italia. Sperlinga rimane, ancora, fuori

Il Comune di Gangi ha aderito al progetto di promozione e valorizzazione dell’Associazione nazionale “Borghi più belli d’Italia” promosso dall’Anci (associazione nazionale comuni d’Italia) con la sottoscrizione della carta di qualità.
Per aderire al progetto “Borghi più belli d’Italia” è necessario che un comune abbia un borgo antico di pregio storico e un discreto, e ben conservato, patrimonio architettonico caratteristiche proprie di Gangi grazie al suo medievale centro storico che è stato preservato dagli abusi edilizi. In Sicilia i comuni che hanno aderito al progetto sono otto e solo due nelle Madonie: Cefalù e Geraci Siculo. Un progetto che offre notevoli vantaggi sia in termini di promozione del territorio, di commercializzazione dell’offerta turistica ma anche valorizzazioni delle produzioni tipiche dell’artigianato e dell’agricoltura ma principalmente rappresenta un volano per la realizzazione di un circuito turistico-culturale strutturato, un’idea di turismo locale basato sul modello di “Comunità Ospitale”.

La redazione non vuole assolutamente intervenire sulla questione, desideriamo solo riproporre ai lettori quanto pubblicato in data: 16 maggio 2009:
Sperlinga. Era considerato un gioiello antropologico meritevole di entrare a fare parte di un’associazione che ha come obiettivo la tutela dei piccoli centri e la loro promozione turistica. Il castello medievale, il borgo rupestre e il centro urbano non hanno più i requisiti per far parte dei “Borghi più belli d’Italia”. La comunicazione ufficiale che Sperlinga esce dalle pubblicazioni sui Borghi, è stata ufficialmente resa nota dal “Club dei Borghi più belli d’Italia”, istituito dall’Anci.
Il prestigioso riconoscimento era stato conferito al Comune più piccolo della provincia nell’ottobre 2003, cui tanto si era speso l’ex sindaco Pino Cuccì, oggi Presidente del Consiglio comunale. L’ammissione comportava l’attribuzione di un marchio e l’adesione alla “Carta di qualità”. Il borgo viene inserito in un circuito turistico specifico e in una serie di iniziative promozionali come guide e pubblicazioni. I servizi offerti dal club riguardano creazione di musei, scambi culturali internazionali, a condizione che il Comune garantisca un livello ottimale di conservazione del borgo, la sua pulizia e fruibilità ai turisti.
Nei mesi scorsi gli ispettori dell’associazione hanno visitato Sperlinga – fa sapere un ben informato – e constatato lo stato di abbandono del castello medievale, invaso da sterpaglie e sporcizia, hanno accertato che le grotte del borgo rupestre sono chiuse e che l’abitato in generale è trascurato, mentre mancano completamente i servizi ai turisti. Tra le contestazioni che sarebbero state mosse dagli ispettori, anche lo smantellamento del museo di arte e attrezzi contadini allestito nelle grotte trogloditiche.
Un danno di non poco conto ed ultimamente i sempre più scarsi visitatori sono giunti a chiedere il rimborso del biglietto per la sporcizia del castello.