Aidone. Il rientro degli Argenti. Più di mille visitatori nella prima settimana

Aidone. Più di mille visitatori nella prima settimana! È questo il primo dato di affluenza al Museo Archeologico di Aidone e Morgantina da quando, venerdì tre dicembre, sono esposti gli Argenti di Eupolemo; senza contare tutti i visitatori del giorno dell’inaugurazione di cui non è possibile avere i dati in quanto l’accesso era completamente gratuito.
Gli Argenti provenienti dall’America, con i passaggi intermedi a Roma, Palermo e Shangai, hanno suscitato molta curiosità, tutti coloro che hanno visto la preziosa collezione di oreficeria ellenistica sono rimasti incantati dall’estrema bellezza dei pezzi, veri capolavori d’arte, dalla cura dei dettagli, dal fascino della loro storia antica e recente.
Molto apprezzato è stato l’allestimento semplice e raffinato. Elegante, così l’ha definito il prof. Malcom Bell che, congratulandosi con l’architetto Enrico Caruso, Direttore del Parco Archeologico di Morgantina, che ha progettato e realizzato la sistemazione del Museo e della sala espositiva, ha affermato che, rispetto alle precedenti esposizioni, questa coniuga efficacemente il rapporto tra spazio espositivo e reperto archeologico, valorizzandolo e riconducendolo al suo contesto originario.
Aggiungo che reperti archeologici come i nostri, portatori di un alto valore estetico intrinseco, possono essere fruiti e ammirati ovunque, ma il loro valore trova completezza solo quando sono contestualizzati storicamente nella loro dimensione spaziale e temporale, solo se oltre a parlare all’occhio sono capaci di raccontare la loro storia, che si intreccia con quella della città di Morgantina e con quella delle spoliazioni di cui la nostra area archeologiche è stata fatta oggetto per decenni.
Il Museo di Aidone sarà nei prossimi giorni e nei prossimi mesi al centro di frenetiche attività: l’arch. Caruso avrà poco tempo per godere del meritato riposo, già urge la progettazione e l’avvio dei lavori per l’accoglienza e la degna collocazione della Venere all’interno dello stesso apparato museale, la sfida è di quelle che fanno tremare i polsi, ma quanti lo collaborano sono fiduciosi che tutto sarà pronto nei tempi e nei modi previsti.
Se ciascuno degli attori in scena saprà svolgere il suo ruolo, come promesso, tutta la cittadina e le strade che vi convergono e la provincia intera saranno pronte per celebrare nel modo più degno possibile l’evento clou del “ritorno delle dee”, l’accoglienza della Dea per antonomasia, magari alla presenza, come da molte autorità invocata, del Presidente Napolitano.


Franca Ciantia
foto di Zagara Palermo