Regalbuto. Sei Consiglieri presentano mozione di sfiducia al Sindaco Punzi

Regalbuto. I sei Consiglieri comunali d’opposizione (Palamito Angelo, Napoli Vito, Principato Gaetano, Maida Vito, Romano Domenico, Missorici Santina) hanno presentato, durante la scorsa seduta del Consiglio comunale, la mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco Gaetano Punzi, che era stata annunciata qualche settimana fa. La mozione è stata protocollata con data 23 dicembre e dovrà essere discussa nel prossimo consiglio, secondo i termini di legge.
I consiglieri di opposizione hanno portato il documento in consiglio dopo l’insediamento di Gaetano Principato, subentrato al dimissionario Croce Parisi, che ha dichiarato la sua appartenenza al gruppo del PD. Per presentare la mozione occorreva un minimo di sei firme, che non si sarebbe raggiunto con Parisi dimissionario.

Nella mozione si mette in evidenza “lo stato di degrado in cui versa il paese, la mancanza di un progetto concreto e di programmazione da parte di questa amministrazione, che è paralizzata dalle continue liti interne e non agisce in nessun modo per il bene del paese, nonostante i continui viaggi in giro per la Sicilia e per l’Italia da parte del sindaco”.

Continuano i Consiglieri comunale: “Ci troviamo oggi nel totale abbandono delle strade e degli impianti sportivi. L’ambiente soffre dell’emergenza rifiuti e la risposta è la creazione di una discarica non autorizzata a pochi metri dalle abitazioni che si trovano vicino alla Zona Artigianale. Il Poliambulatorio si trova in una situazione delicatissima, come più volte è stato evidenziato in Consiglio comunale dall’opposizione. L’economia del paese è in ginocchio e non parte alcun progetto per migliorare la situazione. I giovani sono abbandonati a sé stessi e non si creano più occasioni di incontro e di formazione come era stato negli anni passati”.

Al Sindaco Punzi ed alla sua amministrazione l’opposizione attribuisce la responsabilità di non saper fare scelte serie e concrete, in qualunque ambito: “Ogni giorno si calpestano le istituzioni come fossero un giocattolo nelle mani di pochi: si cambiano continuamente gli assessori e non si conosce il motivo di questo cambiamento; dopo pochi giorni o mesi si rinominano gli stessi assessori, non sappiamo che deleghe ricoprono, chi rappresentano. Il Sindaco non sente nemmeno il dovere di comunicarle i cambiamenti in sede di consiglio comunale.
La domanda dunque sorge spontanea: a che cosa erano servite quelle dimissioni? Si possono usare le istituzioni come il salotto di casa propria per togliere e mettere e poi rimettere persone che guidano nodi cruciali della vita del paese?
Di fronte a questo l’opposizione non può che rispondere: Vergogna!”.

I firmatari della mozione invitano tutti i Consiglieri che pensano che l’esperienza di questa amministrazione sia finita definitivamente, tutti coloro che vedono in questa amministrazione un uso personalistico delle istituzioni, che la considerano priva di progettazione e incapace di mettere in campo azioni utili per la comunità, a firmare la mozione di sfiducia e votarla nel prossimo consiglio comunale dove sarà inserita come ordine del giorno (la legge dice che deve essere discussa entro dieci giorni dalla presentazione).

Concludono i dissidenti: “Non serve essere contrari solo a parole: serve un gesto di grande coerenza da parte di coloro che hanno dichiarato in consiglio comunale di non far più parte della maggioranza, per mettere definitivamente fine a questa penosa situazione. Facciamo appello al senso di responsabilità di tutti i Consiglieri comunali che già da tempo soffrono l’azione di questa amministrazione e non si sentono più rappresentati dal Sindaco Punzi e dai suoi assessori, che come noi capiscono che questa amministrazione ormai è arrivata al capolinea, che non ha più la forza per andare avanti. Punzi va sfiduciato per il bene di tutta la comunità!”.

                                                    

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