Aidone: Lombardo, Missineo e Gesualdo Campo sul rientro della Venere

Il rientro della Venere di Morgantina, previste per il 21 o 23 febbraio, sta mettendo in movimento una serie di interventi che vorrebbero il presidente della Repubblica Giorgio Napoletano ad Aidone al momento della cerimonia di inaugurazione del rientro. Lombardo e Messineo sono stati presenti ad una riunione regionale della Confartigianato e sono stati interpellati sull’argomento. “Ho fatto tale richiesta fisicamente e personalmente, non per iscritto, al Presidente della Repubblica – ha dichiarato il presidente Raffaele Lombardo – quando abbiamo parlato, finalmente, di questo ritorno della Venere di Morgantina che come sapete volevano a Roma per un periodo di tempo. Invece, per fortuna, arriva direttamente ad Aidone e avendo negato il piacere di potersela godere a Roma, abbiamo chiesto che quando fosse arrivata ci tenevamo moltissimo che ci fosse anche lui. Quindi tale invito risale a molti mesi fa”.

“Noi come presidenza della Regione – ha dichiarato l’assessore ai Beni Culturali, Sebastiano Missineo – abbiamo fatto la richiesta ufficiale ieri. Inoltre, se l’alto commissario Vittorio Sgarbi si concentrasse di più, da ora in poi sul completamento dei lavori di Villa Romana del Casale, sarebbe meglio. E sarei anche contento se lo stesso Sgarbi ed il senatore Crisafulli mi dessero una mano sul progetto della Venere di Morgantina. Li inviterò alla conferenza stampa che terrò a riguardo”. L’obiettivo è quello di avere nello stesso giorno l’arrivo della Venere e l’apertura ufficiale della villa Romana del Casale.
“Il 23 febbraio parte la statua da Los Angeles con un aereo dell’Alitalia – ha dichiarato Gesualdo Campo, direttore generale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – dal 21 marzo in poi inizieranno le operazioni di montaggio al Museo di Aidone; quindi da aprile le porte potrebbero essere aperte a tutti. Se il Presidente Raffaele Lombardo invita il Presidente della repubblica, Napoletano, per l’inaugurazione ben venga perché spetta a lui fare questo invito, che ha già fatto personalmente.

Per quanto riguarda la collocazione, essa è stata individuata in conferenza dei servizi presso la Prefettura di Enna con iniziativa di sua eccellenza il prefetto, Giuliana Perrotta, per vari motivi che convergono sulla necessità senza alternative, di collocare la statua al museo di Aidone; non ci sono alternative possibili dal punto di vista logistico e gestionale”

Sulla cabina di regia del rientro della Venere, cosa può dire? “L’assessore Armao – prosegue Gesualdo Campo – aveva istituito una task force anche con personale esterno all’amministrazione, ma era tutto in funzione dell’opzione San Domenico che viene ritenuta irrealizzabile. Noi stimo operando con le forze dell’amministrazione regionale e con il suo impegno finanziario per collocare la Venere nell’unica sede di cui disponiamo ad Aidone, vale a dire il museo. La Regione Siciliana non ha altre sedi ad Aidone e non può andare in affitto del Fec: il Fec è indisponibile a darcelo in comodato o in permuta, ci ha chiesto un affitto annuo di 48 mila euro per una chiesa, e francamente non trovo la ragione fra la collocazione di questa statua che, ai tempi era considerata profana, in uno spazio chiesastico cristiano con le sue gerarchie e i suoi valori. Dobbiamo fare tutti i lavori con un milione e 700 mila euro; somma insufficiente; in più c’è il gravame di gestire tre plessi come il Parco di Morgantina, museo di Aidone e la chiesa San Domenico, quando noi non riusciamo a gestire il solo Museo Abbatelli”.