Barrafranca. Potrebbe essere dichiarata decaduta revoca Presidente Consiglio

Barrafranca. La proposta di rinvio della trattazione della revoca del Presidente del Consiglio avanzata dal vice Presidente Michele La Pusata consente probabilmente una pausa di riflessione che sarà molto utile nel rapporto dialettico tra tutte le forze politiche all’interno del PdL.

Per onor di cronaca bisogna dire che al momento della trattazione erano assenti, per motivi diversi, due (avv. Serena Costa (PDL) e Bevilacqua Salvatore (MPA) dei dodici consiglieri comunali sottoscrittori e che, pertanto, se trattata sarebbe stata bocciata. Da valutare anche che la proposta, non essendo stata trattata entro il termine perentorio di venti giorni, previsto dalla norma statutaria e regolamentare, potrebbe essere dichiarata decaduta.

Il rinvio al 10 marzo può, però, giovare a ripristinare, con il contributo di ognuno e nella differenziazione delle posizioni, un clima di serenità e di dialettica improntata al confronto civile ed al rispetto dell’avversario politico che, a mio parere, non è mai un nemico.

Il rinvio della discussione della proposta di revoca – alla luce della dichiarazione di voto da parte del capogruppo del MPA – non ha fatto che provare ulteriormente che a fondamento della revoca vi è esclusivamente una motivazione politica e, più specificatamente, la intervenuta sfiducia politica nei confronti del Presidente del Consiglio Comunale. La proposta di revoca promossa dall’attuale Sindaco e sostenuta da parte della maggioranza contro il Presidente del Consiglio Comunale non si riferisce e non prova nessuna grave e reiterata violazione di norme regolamentari o statutarie così come prevede tassativamente la legge e la unanime giurisprudenza.

Il problema è politico e va affrontato con le regole della politica e della democrazia.
La proposta di revoca è stata promossa per eliminare politicamente – così come era stato tentato anche nei confronti di altri due consiglieri – un avversario politico, un rappresentante del PdL.

Afferma il Consigliere comunale PdL Totò Marchì: “Questo modo di fare politica aumenta in maniera siderale la distanza tra noi e chi intende la politica come una mattanza degli avversari e ci convince sempre di più – in linea con il coordinamento nazionale, con il Coordinatore regionale on. Castiglione e con quello provinciale guidato dall’on.le Edoardo Leanza che bisogna costruire subito – non condividendone totalmente la azione amministrativa e dandone un giudizio assolutamente negativo – un progetto alternativo all’attuale sindaco. E’ lo stesso Segretario Regionale del Movimento Autonomistico sen. Oliva che, con molta chiarezza, ha detto che “ l’MPA è alternativo ovunque e comunque al Popolo delle Libertà” e lo stesso Lombardo sta lavorando, in questi giorni, alla creazione in tutti gli enti locali del terzo polo in contrapposizione netta al PDL”.