Aidone: paesino sperduto e isolato. Lettera al Corriere della Sera dal Presidente Commissione comunale per rientro Venere Morgantina

Aidone. Con riferimento ai contenuti dell’intervista al dr Gian Antonio Stella – Che tempo che fa di giorno 12 c.m., editorialista del Corriere della Sera – allo scopo di evitare che al danno si aggiunga la beffa, in qualità di Presidente della Commissione comunale per il rientro della Venere vorrei fare delle precisazioni e fornire elementi tesi a far conoscere meglio il paese del cui Consiglio comunale mi onoro di far parte.
Il dr Stella, cosi attento in molte altre occasioni a documentare le sue affermazioni, nello specifico caso della Venere di Morgantina ha arricchito il suo atto di accusa alle istituzioni colorandolo il suo discorso con affermazioni gratuite e in molti casi infondate e tese solo a sostenere la sua idea di Sicilia quale terra di inefficienza e di comportamenti mai dettati da amore e rispetto per il bene comune.
Con il suo argomentare, il dr. Stella ha finito per fare della vittima il carnefice, dimenticando che lo sperduto e “isolato” paesino sui monti Erei ha sul piano culturale e sociale delle specificità e soprattutto positività che gli vengono normalmente riconosciute da scrittori e uomini di cultura attenti alla realtà e da viaggiatori e turisti che amano il piacere della scoperta culturale e un pò meno le spiagge affollate o i locali notturni della Riviera adriatica.
Il dr. Stella con la sua asciutta sintesi ha descritto Aidone come un paese isolato che non ha librerie, non ha cinema, non ha teatri, non ha internet point.
Mi permetto di far notare che il paese e quindi la sua popolazione è custode attento e consapevole di una peculiarità socioculturale e di un patrimonio unico essendo la comunita´ che da quasi duemila anni costituisce la continuità di Morgantina e da circa ottocento anni ha tenuto viva la cultura dei Normanni e dei Lombardi che arrivarono in Sicilia al seguito di Ruggero.
Non proprio un paese di analfabeti. Anzi non solo ci sono numerosi internet point ma la comunità gode di una rete a banda larga che altre città dal nome altisonante si sognano.
Da 50 anni, gli scavi di Morgantina hanno fatto crescere una forte consapevolezza negli Aidonesi della necessità di proteggere e valorizzare il proprio patrimonio culturale che non è certamente limitato agli scavi e, infatti, non a caso un recente articolo apparso su un quotidiano nazionale, definiva Aidone il paese delle meraviglie potendo già avere nel proprio museo gli Acroliti delle Dee e gli Argenti del tesoro di Eupolemo.
Vorrei, inoltre, ricordare al Dr. Stella che in tale paese sperduto e isolato ebbe i natali una figura politica molto importante della prima fase dellUnità d´Italia, il ministro Filippo Cordova.
Quando qualche anno fa di fronte al rifiuto del Getty, le trattative sembravano non portare a risultati, il paese tutto, e non perchè stimolato da signorotti della politica nazionale o locale scese in piazza e si meritó un plauso in prima pagina nientepopodimeno che dall´Herald Tribune, perchè mai prima di allora un paesino al mondo aveva protestato per rivendicare il proprio patrimonio artistico.
Le vicende della Venere non possono costituire un atto d´accusa contro una cittadina che ha, e questo è certamente inusuale nell’Italia di oggi, una fortissima azione di volontariato che consente ad associazioni locali di organizzare una manifestazione che rievoca la vita in epoca greco romana tra i ruderi di Morgantina, una manifestazione rievocativa della presenza dei Normanni e dell’assegnazione delle terre di Aidone agli Aleramici del Piemonte, senza i soliti contributi pubblici.
Inoltre, e qui mi riferisco ad una carenza lamentata dal dr. Stella, il paese, purtroppo per il Dr. Stella, ha delle manifestazioni teatrali di altissimo livello.
Certo si svolgono d´estate e quando molta gente preferisce andare al mare o in località più blasonate.
Non si sorprenda il dr. Stella se Le dico che da ben 15 anni una stagione teatrale con grandi nomi del teatro italiano intrattiene gli amanti della cultura con opere che passano durante l´inverno dai più importanti teatri delle grandi città italiane.
E non penserá certo il dr Stella che siano rappresentazioni destinate a qualche sparuto numero di amici e compari degli attori.
Ai cittadini aidonesi si uniscono di norma altre centinaia di persone che amano il teatro e che amano il teatro rappresentato il quel mirabile sito, dedicato dai greci di Morgantina a Dioniso già duemila e cinquecento anni fa, quando in altre zone della penisola si inseguivano solo cervi nella foresta per sfamarsi.
Certamente chi va a Morgantina o visita Aidone affronta notevoli disagi.
Ma concorderà il dr. Stella che non è certamente colpa di Aidone o degli aidonesi.
Aidone e gli aidonesi avrebbero voluto che la Venere non venisse trafugata se solo si fossero attuate le misure per proteggere il vastissimo spazio archeologico, gli aidonesi avrebbero voluto che la Venere andasse in un museo adeguato e idoneo a ricevere i tesori di una città che tutti gli studiosi definiscono una Pompei siciliana, essendo stata Morgantina la più importante città dell’interno della Sicilia per circa 500 anni, gli Aidonesi avrebbero voluto vedere le strade riparate e magari qualche collegamento in più.
A proposito, il collegamento con l´aeroporto esiste ed è utilizzato dagli abitanti che non sono certo isolati nè si sentono tali.
Gli aidonesi avrebbero, certo, gradito che i media nazionali si occupassero prima del rientro della Venere e costituissero uno stimolo a chi governa ed amministra a livello centrale e in periferia per evitare i problemi che l´amministrazione comunale senza risorse si sta trovando ad affrontare.
Mi permetto di informare anche che la Venere verrà esposta in una sala dell’esistente museo. Perchè ad Aidone esiste già un museo ed esiste anche una biblioteca comunale con ben 30.000 volumi di cui alcuni molto antichi e rari: il museo è testimonianza del fatto che la Venere non va in un posto sperduto e sconosciuto, la biblioteca comunale è testimonianza del fatto che ad Aidone non ci saranno state nel tempo ciminiere intossicanti come in altre zone del paese ma con i libri e sui libri si è costruita una cultura del rispetto dei beni culturali, dell’eredità culturale che vorremmo venisse rispettata e soprattutto giudicata con cognizione di causa.
Ci venga a trovare dr. Stella. Uno scrittore siciliano che conosce bene i siciliani ebbe a scrivere qualche anno fa, proprio sulle pagine del Corriere della Sera che i lombardi di Sicilia non sono fatalisti. Sono assertivi e credono nei loro progetti e lavorano per realizzarli.
Venga a trovarci e saremo ben contenti di farLe conoscere Aidone, Morgantina e i suoi tesori, soprattutto umani.

Lorenzo Calcagno