Referendum privatizzazione acqua. A Nicosia un comitato per il Si

Nicosia. Un comitato a favore del SI ai prossimi referendum sulla privatizzazione dell’acqua e un gruppo di lavoro per vagliare la situazione della gestione delle risorse idriche nella città nicosiana, dove, in anticipo rispetto al resto del territorio italiano, da alcuni anni il servizio è affidato a un ente privato. Queste le decisioni dell’assemblea di “Nicosia Domani”, tenutasi nei locali della Domus Peregrini.
Più in particolare, il presidente Antonio Casale ha chiarito che quest’anno (non si sa ancora se in primavera o a giugno) saremo chiamati a esprimere il nostro parere su due referendum di abrogazione delle leggi che consentono l’affidamento e la gestione della fornitura di acqua ai privati nonché la determinazione della tariffa del servizio idrico in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. D’accordo con l’assemblea, si è evidenziato che l’acqua è un bene pubblico essenziale e non può essere gestito secondo logiche di efficienza economica legate al profitto.
Questo è stato lo spunto per affrontare i temi della gestione della fornitura di acqua a Nicosia, dove da alcuni anni il servizio è affidato ad un ente privato e si stanno già manifestando gravi conseguenze negative. A cominciare dal prezzo dell’acqua, considerevolmente lievitato anno dopo anno. Per continuare con un’inadeguata manutenzione e la mancanza di controlli sulla purezza dell’acqua fornita. Per non parlare poi, del distacco della fornitura negli ultimi mesi operato dalla società fornitrice, senza alcun preavviso, a danno degli utenti che, anche per dimenticanza o per mancato recapito delle fatture, non hanno pagato l’ultima bolletta trimestrale, con la contestuale richiesta di 100 euro per il ripristino.
Di qui la decisione di costituire un comitato di cittadini allargato anche a sodalizi e associazioni, per la promozione del SI ai referendum, nonché di un correlato gruppo di lavoro per l’analisi delle problematiche relative alla fornitura di acqua nel nicosiano, ivi inclusa l’annosa questione dei depuratori.
“Nicosia Domani” vuole così approfondire tutti gli aspetti dell’attuale gestione del servizio idrico nel nostro territorio, per poi informare e sensibilizzare la cittadinanza. Non si esclude il ricorso ad una class action per la tutela dei diritti violati, conclude il presidente Antonio Casale.