Valguarnera. Al via i festeggiamenti di San Giuseppe

Valguarnera.
Al via i festeggiamenti di San Giuseppe, l’Amministrazione comunale, rappresentata dal Sindaco Sebo Leanza,  con l’ausilio del vice Sindaco, Valerio Caltagirone, e di Graziella Oliveri, assessore all’Istruzione, ha stilato il programma della festa, che inizierà da domani:

Venerdì 11 marzo 2011

Ore 11,00 Outlet Sicilia Fashion Village – S.E. Dott. Giuliana Perrotta, Prefetto della Provincia di Enna inaugurerà la mostra fotografica San Giuseppe a Valguarnera tra fede, folklore e tradizione organizzata dalla Nuova Pro Loco “Terre di Carrapipi” di Valguarnera

Ore 19,00 Fud Sud Outlet Sicilia Fashion Village Esposizione e degustazione deI Pani di San Giuseppe a cura della Nuova Pro Loco Terre di Carrapipi e Panificatori di Valguarnera

Martedì 15 marzo 2011

Ore 10,30 Aula Consiliare Comune Valguarnera – Canti Risorgimentali a cura degli allievi della Scuola Media Lanza – Pavone Consegna della Bandiera Tricolore agli allievi della Scuola Media donata dal Rotary Club di Piazza Armerina

Giovedì 17 marzo 2011

Ore 16,00 150° Anniversario Unità d’Italia Esecuzione di marce sinfoniche per le vie cittadine a cura della Associazione Amici della Musica

Ore 17,00 Via San Elena Mostra prodotti artigianali

Ore 18,00 Villaggio Aldisio – S.E. Mons. Michele Pennisi Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina benedirà la Cappella San Giuseppe degli Abbandonati restaurata a cura dei fratelli Gioacchino e Cristofero Arena

Ore 19,00 150° Anniversario Unità d’Italia – Piazza della Repubblica Esecuzione di marce sinfoniche a cura della Associazione Musicale Santa Cecilia

Ore 19,30 Piazza della Repubblica – Apertura della mostra collettiva Arte Contemporanea Ore 20,00 Palazzo Prato Via San Liborio – Benedizione impartita dal Vescovo Mons. Michele Pennisi all’artistica Tavola di San Giuseppe realizzata, secondo l’antica e storica tradizione, dalla Nuova Pro Loco Terre di Carrapipi

Venerdì 18 marzo 2011

Ore 18,00 150° Anniversario Unità d’Italia – Esecuzione di marce sinfoniche a cura dell’Associazione Culturale Musicale Lybera Musica per le vie cittadine

Ore 18,30 Palazzo Prato Via San Liborio – Inaugurazione delle mostre documentarie I carrappipani e la festa di San Giuseppe nel mondo e 150° Unità d’Italia: passaggiodi Garibaldi da Valguarnera a cura dell’Associazione Valguarneresi nel mondo

Ore 19,30 Apertura al pubblico e visita delleTavole di San Giuseppe

Ore 20,00 Piazza Garibaldi SAGRA DELLA RICOTTA a cura dell’Associazione Ippica Filippo Vetri

Sabato 19 marzo 2011

Ore 8,00 – 19,00 Chiesa di San Giuseppe – Celebrazione di Sacre Cerimonie

Ore 10,00 Apertura al pubblico e degustazione delle ricche pietanze delle Tavole di San Giuseppe

Ore 10,00 – 19,00 Via Garibaldi – Chiesa San Giuseppe Offerta dei Mbraculi

Ore 20,00 Solenne processione religiosa con il simulacro di San Giuseppe lungo a strata i santi

Domenica 20 marzo 2011

Ore 10,00 Piazza della Repubblica Raduno auto d’epoca FIAT 500 organizzato dal Centro Commerciale Naturale Principe di Valguarnera

Ore 11,00 Sfilata delle antiche “Cinquecento” per le vie del paese

Ore 12,30 Sosta delle auto antiche in Piazza della Repubblica

Ore 19,00 Piazza della Repubblica SAGRA DELLA PASTA CON IL MIELE organizzata dal Centro Commerciale Naturale

Ore 20,00 Piazza della Repubblica Concerto Rock a cura del Complesso HAPPY HOUR Al fine di valorizzare sempre più la Festa di San Giuseppe il Comune di Valguarnera ha concesso il patrocino alla “Associazione San Giuseppe Amici di Valguarnera” di Castelfranco Veneto per la realizzazione della Tavola di San Giuseppe



La festa di San Giuseppe a Valguarnera (a cura di Marco Rizzone)
L’intera comunità Valguarnerese, dal 10 al 19 Marzo, festeggia il Patriarca San Giuseppe.
La Festa viene preceduta da un Novenario, le cui meditazioni vengono guidate dal Parroco che invita i fedeli a riflettere sulla figura di San Giuseppe, uomo giusto, protettore della famiglia e dispensatore di grazie.
Si prega e si implora il Patriarca per le famiglie, il popolo, i Benefattori, gli emigrati e gli ammalati.

Le “TAVOLATE”
Le Tavole di San Giuseppe a Valguarnera Caropepe per la loro peculiarità sono uniche in Sicilia, vengono allestite il 18 marzo dai devoti, in ringraziamento al Santo per una grazia ricevuta.
La sua preparazione si protrae per circa 10, 15 giorni e per questo richiede la collaborazione di parenti ed amici che si prodigheranno per la preparazione di tutte le pietanze che la imbandiranno.
La Tavola viene fatta in legno e a ha una forma di scala di 4 – 5 gradini lunghi circa 3 – 4 metri ed un grande tavolo alla base, il tutto ricoperto con tovaglie di lino finissimo e ricamate.
Le pietanze che vi sono poste sono strettamente legate alla tradizione culinaria della festa di San Giuseppe e sono la pasta con il miele, la pagnuccata (pignolata con il miele) i cannoli con la ricotta e la crema, le sfinge, le cassatele, il torrone, le mandorle confetti, le fritture delle diverse verdure come i finocchietti, spinaci, mozzatura, broccoli con sopra una spolverata di mollica.
Oltre a queste tradizionali pietanze nel tempo si sono aggiunti svariati tipi di dolci e pietanze più o meno elaborate che arricchiscono la tavolata.
Il protagonista assoluto è il pane che viene preparato dai panificatori locali con farina di grano duro che dopo essere stato lavorato a mano e “modellato”nelle diverse forme che simboleggiano gli attrezzi del falegname come la sega il martello la scala, ed altre forme come l’ostensorio, gli angeli adoranti l’uva l’asinello, viene poi rifinito con una spennellata di uovo e una pioggia di“paparina” (semi di papavero) e messo in forno.
Altre forme di pane di dimensioni minori rispetto a quelle che vengono sistemate sulla tavola sono i “Pupidd r San Giusepp” questi vengono distribuiti sia nelle Tavolate dei devoti che in chiesa dove viene allestita la Tavolata principale.
Tra ogni forma di pane e in mezzo ai piatti ad ornare saranno le arance la lattuga il sedano e i finochi.
Il rito de “l’azena” (cena) si svolge la mattina del 19 marzo quando intorno alle 9.00 dopo che le tre persone che rappresentano la Sacra Famiglia avranno partecipato alla Santa Messa, si recheranno nelle abitazioni dove sono state invitate a rappresentare i Santi.
Il rito della “Cena”, nasce dal fatto che San Giuseppe e Maria da poveri si videro rifiutare un rifugio per il parto, ma anche quando furono costretti a fuggire in Egitto e a vivere clandestinamente, ed ecco quindi che i devoti in segno di carità cristiana vogliono dare simbolicamente accoglienza e ristoro, alla Sacra Famiglia.
Si inizia con la preghiera recitata da San Giuseppe che invita Gesù bambino ad unire le tre dita simboleggianti la Santissima Trinità ed insieme ripeteranno questa antica preghiera in dialetto locale per tre volte

B’n’ritta la zena
B’n’ritta Maddalena
B’n’rìtt tutt quant
U patr, u figghj e u spir’t sant..

An quant, an quant
c’è l’àngiul sant
U patr, u figghj e u spir’t sant.

Benedetta la Cena
Benedetta Maddalena
Benedetti tutti quanti
Il padre il Figlio e lo Spirito Santo
di tanto in tanto c’è l’Angelo Santo il Padre il Figlio e lo Spirito Santo

Dopo aver recitato questa preghiera San Giuseppe sbuccerà una arancia e ne distribuirà dei pezzi a Gesù bambino e alla Madonna accompagnati da pezzi di pane benedetto per poi continuare con le altre pietanze.
Alla fine della “cena” la tavolata sarà aperta a quanti vorranno degustare le pietanze tipiche della festa e svuoteranno i gradini della Tavolata tranne l’ultimo che viene riservato alle pietanze che verranno date ai Santi.
Secondo un’antica tradizione la vigilia della festa in tutte le tavole viene posta una ciotola con l’acqua e una saliera, dove l’indomani mattina verrà trovata l’impronta delle dita di San Giuseppe che nella notte e passato a benedirla.

”I M’BRACULI”
Sono l’offerta di ceri o di grano che i devoti fanno a San Giuseppe in ringraziamento per una grazia ricevuta
I ceri arricchiti da fiori di carta colorata vengono portati spesso anche a piedi scalzi.
Il grano viene portato dentro a sacchi (bisacce) posti sul dorso di cavalli bardati a festa e accompagnati dalla banda musicale che puntualmente giunti all’inizio della salita che conduce alla chiesa di San Giuseppe eseguirà la tradizionale ed allegra marcia del Chichirichi colonna sonora della festa.
Queste manifestazioni di devozione accompagnate dalla banda musicale, sono il modo di condividere la gioia di una grazia ricevuta con tutti i concittadini che durante tutta la giornata sosteranno nella salita che conduce alla chiesa in attesa dei “m’braculi”.

LA SACRA FAMIGLIA
Il giorno 19 Marzo alle ore 10.00 dalla sacrestia della Chiesa, si snoda il corteo della Sacra famiglia Ansia, tensione, gioia, raccomandazione dei famigliari, accompagnano questi ultimi momenti prima del corteo.
San Giuseppe è impersonato da un adulto con folta barba bianca ed indossa una tunica azzurra ed un mantello marrone, in mano porta il bastone con in cima il Giglio, simbolo di purezza. La Madonna viene scelta tra le ragazze più graziose del paese, vestita elegantemente con un abito bordeaux,un mantello ricamato e in testa una corona d’argento che viene sorretta dal padre, ha in mano una coroncina e il libretto delle preghiere.
Gesù Bambino, indossa una tunichetta celeste ed ha intesta una aureola.
Questi tre personaggi, seguiti dalla banda musicale, dai parenti e da un folto numero di fedeli, dopo aver percorso le vie del paese rientrano in chiesa per assistere alla messa solenne.
Alla fine della celebrazione eucaristica, la Sacra Famiglia si reca nella sacrestia della chiesa dove è stata allestita la tavola.
U tempo questa tavola veniva preparata in casa di Don Vito Boscarini che agli inizi dell’800 assunse l’impegno di solennizzare la festa. Egli regalò al santo nel 1811 un bastone d’argento.
Fu la famiglia Prato, famiglia benestante e proprietaria terriera a continuare questa tradizione per molti anni che allestiva la tavola nel palazzo che si affaccia su Piazza Garibaldi, da dove la Sacra famiglia, dopo la cena partiva per andare nella Chiesa San Giuseppe ed assistere alla messa solenne.

LA PROCESSIONE di SAN GIUSEPPE
La sera dopo la messa ha inizio la processione del Santo che viene portato sul fercolo per le vie principali del paese.
Il fercolo, fatto costruire nel 1827 da Don Vito Boscarino e restaurato nel 1922, è un vero capolavoro d’arte.
Presenta una cupola con rilievi d’orati e intarsiata di stelle e altri disegni particolari di ottima fattura, non si conosce l’autore, ma doveva essere un grande artigiano.
Alla processione partecipano le confraternite delle varie chiese, vestiti con abiti particolari con i colori delle confraternite, le autorità civili e i fedeli scalzi con le torce votive in mano.

Il sito della festa: http://www.wix.com/festadisangiuseppe/valguarnera
Il video della festa: http://www.youtube.com/watch?v=tl-sGWDBSzQ