I video del viaggio. La Venere di Morgantina è arrivata ad Aidone

Aidone. E’ arrivata la Venere di Morgantina. I pezzi della statua sono stati fatti entrare dall’ingresso principale e non dal secondario, come era previsto, a causa delle dimensioni le casse non riuscivano a passare.
Al porto di Palermo è arrivata alle 7 di questa mattina con una nave proveniente da Civitavecchia con le 7
casse contenenti la statua e il basamento antisismico. Il tir, scortato dai Carabinieri è subito partito alla volta di Aidone. Alle 10,30 è accolta da molti aidonesi, dalle autorità locali, al suono dell’inno nazionale, con fragorosi applausi.


Ore 10,30 arriva la Venere al Museo di Aidone

Ore 7 l’arrivo al porto di Palermo della nave

L’arrivo delle Venere di Morgantina a Roma

Intervista a Governatore Lombardo e Assessore regionale Missineo

Intervista a Enrico Caruso, direttore museo Aidone

I video di ViviEnna




Aidone. Museo Archeologico. Oggi, alle dieci in punto nel Largo Torres Truppia, scalata un erta da brividi, il Tir che trasportava la Venere è arrivato, atteso e accolto dal Direttore Caruso, dalla Soprintendente Caffo e da Sindaco di Aidone, dalle forze dell’ordine e da una piccola folla di aidonesi, di cronisti e operatori della stampa e della TV, tra le note gioiose della banda musicale Bellini. Le operazioni di scarico si sono protratte per poco più di un’ora a causa della grandezza di alcune casse che non hanno permesso il trasferimento dalla porta laterale; alcune casse, probabilmente quelle contenenti le parti del busto sono entrate dalla porta principale, quella della Chiesa. L’emozione traspariva dai visi di tutti, oltre che della gente di Aidone che ha dovuto lottare a lungo per godersi finalmente questo momento, anche da quelli del Direttore Caruso e del Sindaco, quest’ultimo ha affermato di sentire intorno a sé la stessa atmosfera di quando si accoglie un parente, proveniente dall’America, dall’Australia, che non si vede da decenni. Anche nelle parole della Soprintendente, la dottoressa Caffo, si sente l’emozione: “la dea che torna a casa troverà un ambiente diverso ma lo riconoscerà, non ha dimenticato le sue radici”; e la suggestione del viaggio e dell’avventura vissuta da questa “donna”, la Venerina come affettuosamente la chiamano gli aidonesi, fa dire al sindaco che “forse se fosse rimasta sempre qui, fin dall’inizio, ce ne saremo un po’ dimenticati, questa odissea la rende ancora più grande”.
Molti i ragazzi e i bambini presenti, va dato il merito alla scuola di Aidone a tutti i livelli, di avere, da decenni, tenuto desto l’interesse per il destino di questi nostri reperti, basti pensare alla ricca mostra dei lavori realizzati in questi lunghi anni, da bambini che oggi sono giovani uomini e ancora ragazzi. La Statua della dea era arrivata giorno diciassette all’aeroporto di Roma Fiumicino e da lì, espletate le formalità, era ripartita il diciotto sera dal porto di Civitavecchia alla volta di quello di Palermo dove è giunta alle sette di questa mattina. Lo stesso Tir che la trasportava è partito direttamente per Aidone. Domenica saranno in Sicilia i tecnici del Paul Getty Museum che a partire da lunedì monteranno la statua nella sala che le è stata destinata, i lavori potrebbero concludersi entro giovedì, solo allora avverrà la consegna ufficiale alle autorità italiane. Il Getty ha regalato anche la base antisismica, sulla quale la Venere è stata esposta per più di vent’anni; la base circolare permetterà di ammirare la statua da tutti i lati mantenendo le distanze di sicurezza. Nella sala oltre a materiale didascalico saranno esposti altri reperti di Morgantina che permetteranno di contestualizzarne e raccontare meglio la sua storia e il suo valore, tra l’altro una statua di dea di grandezza naturale anch’essa in pietra, anch’essa opera della stessa tecnica acrolitica, in questa sono ben visibili i fori di attacco delle parti acrolitiche, testa e braccia, parti che però non sono mai state ritrovate. Il Museo tutto, in attesa di ampliamenti strutturali e trasformazioni più radicali, in qualche modo verrà riconfigurato per dare risalto ed enfasi alla Venere ma anche agli altri preziosissimi reperti rientrati: gli Acroliti delle dee e gli Argenti. Caruso riconosce come oggi sia giunto il tempo di raccogliere il frutto di un lavoro cominciato oltre vent’anni, da tanti soggetti, che si sono spesi generosamente e caparbiamente per raggiungere questo risultato. Lorenzo Calcagno il presidente della Commissione Comunale speciale per la Venere, mescola amarezza e ottimismo: questa è la volta buona, un primo passo per innescare un circolo virtuoso che permetta di realizzare nei prossimi due anni tutto quello che non si è stati capaci di fare negli ultimi dieci anni; a volte ci vogliono degli input importanti per motivare tutti quelli che sono abilitati a prendere le decisioni necessarie. Ce lo auguriamo tutti, vorremmo essere fiduciosi nella capacità della nostra classe dirigente di reagire e darsi una scossa vitale quando si trova con l’acqua alla gola. Intanto ci siamo dati appuntamento a maggio per l’inaugurazione che tutti auspichiamo, nei limiti del possibile (dati i tempi ormai da acqua alla gola…), possa avvenire in condizioni di accoglienza e di sicurezza più adeguate.
Nella sala che ospiterà la Venere ci sarà anche un’altra statua, quella di una musa, datata terzo secolo. Proprio dal confronto con il materiale con cui è stata realizzata questa opera, gli studiosi sono riusciti a stabilire che la Venere e la musa provenivano dalla stessa zona della Sicilia. Caruso ha poi annunciato che a giugno si tornerà a Los Angeles in quanto “nell’ambito degli scambi previsti dalla convenzione per la restituzione delle opere trafugate, porteremo negli Stati Uniti una collezione di oggetti provenienti da Morgantina che saranno collocati al posto della Venere nella sala degli Dei del museo californiano”».


Franca Ciantia