Abitanti Aidone aprono proprie case a studenti Kore

Dieci abitazioni dell’area del castello di Aidone sono pronte a trasformarsi in punti di esposizione dei progetti realizzati dagli studenti del laboratorio di progettazione architettonica della facoltà di Ingegneria e Architettura della Kore di Enna. Alcuni dei lavori saranno esposti anche dentro una piccola stazione di avvistamento della guardia forestale, nei locali del chiesa di San Lorenzo e dentro una piccola chiesetta risalente alla fondazione del castello.
Per un breve tempo questa occasione d’incontro rappresenterà un modo significativo per fare sì che i ragionamenti didattici escano dal chiuso delle aule universitarie. I progetti racchiudono l’esperienza didattica di circa 100 studenti che hanno lavorato in questo luogo. In particolare, gli studenti che hanno frequentato l’anno accademico 2008-09 hanno specificato maggiormente il loro contributo sulla fase di rilievo dei luoghi; il secondo gruppo di studenti intervenuto durante l’anno accademico seguente, ha spinto sugli aspetti progettuali, concernenti la valorizzazione dell’area con un ipotesi di Parco archeologico inteso soprattutto come condizione mentale, in quanto non fisicamente recintato, e composto funzionalmente da un paese albergo, un sistema di belvedere e alcuni nuovi percorsi pedonali atti a permettere all’occasionale visitatore di passeggiare tra le case e i ruderi del castello. L’istallazione dei lavori (avvenuto un paio di giorni prima della manifestazione) ha rappresentato un momento importante tanto per i proprietari quanto per gli studenti. Almeno per un giorno, i proprietari delle case, vedranno la contaminazione del loro spazio più intimo e privato in uno spazio pubblico. La condivisione dei progetti esposti sarà anche un’occasione per registrare il loro punto di vista sul possibile sviluppo di quel contesto.
Gli studenti da parte loro, entreranno nelle case non più come qualunque persona può accedere in un luogo, ma con gli occhi di chi deve trasformare, anche se solo molto parzialmente quell’ambiente, rendendosi conto di quanta responsabilità comporta il gesto di modificare uno spazio. L’attività del laboratorio di progettazione architettonica, del prof. Gero Marzullo, ha avuto lo scopo di favorire una concreta esperienza di dialogo e partecipazione. L’idea di base al coinvolgimento della gente è che anche un piccolo evento legittimato dalla partecipazione di chi vive nel contesto interessato dal progetto, può determinare l’occasione per avviare la rifondazione di un luogo. Il coinvolgimento degli abitanti della zona del castello di Aidone rientra all’interno di “Innesti”, iniziativa proposta dal laboratorio di progettazione architettonica 4 e dai corsi di storia dell’architettura 2 e storia e metodi dell’architettura, prof.ssa Chiara Baglione, presentato il 24 e 25 marzo tra Enna, Piazza Armerina e Aidone, a conclusione dell’esperienza didattica del laboratorio di progettazione svolta durante gli anni accademici 2008-10. Attraverso questo seminario, si vuole inaugurare un Laboratorio d’idee pluridisciplinare. Progetto che nasce per proseguire nei prossimi anni, grazie al contributo dei docenti della facoltà di Ingegneria e Architettura, interessati alle questioni di volta in volta affrontate. Il laboratorio si occuperà delle problematiche emergenti dallo studio del territorio ennese, proponendo iniziative culturali dirette a favorire riflessioni sull’architettura, l’archeologia e la città. Le due giornate sono iniziate ieri con Alberto Ferlenga, professore ordinario dello IUAV di Venezia, che terrà una lezione magistrale intitolata “Tra i muri del tempo. Riflessioni su architettura, archeologia e città”. Il 25 marzo si svolgerà una visita guidata dall’architetto Meli presso il cantiere della villa del Casale a Piazza Armerina. Di seguito è prevista la visita al sito archeologico di Morgantina. Infine, alle 16 e 30 nel pomeriggio gli abitanti di Aidone apriranno le loro case per adottare un progetto realizzato dai giovani studenti della facoltà di Ingegneria e Architettura della Kore di Enna.