Agira. Chieste dimissione di un Assessore e presidente Consiglio

Agira. “Come possiamo contestare il lavoro degli amministratori quando il nostro ruolo di consigliere viene svolto alla meno peggio, con assenze volontarie anche per ordini del giorno di una certa importanza come quello sul pedaggio autostradale o quello sulle variazioni di bilancio?”. E’ la domanda che si pone il consigliere Nicola Valguarnera (nella foto) in una lettera aperta rivolta a concittadini e amministratori. Il riferimento è al gruppo dei “Responsabili” (Salvo Campione, Santo Di Nolfo ed Ignazio Macchione) che raccoglie esponenti politici eletti nelle file della maggioranza ma adesso “scontenti”.
Recentemente il neonato gruppo ha chiesto le dimissioni dell’assessore Alfonso Calandra e quelle del presidente del consiglio Luigi Manno ed ha duramente attaccato l’intera giunta comunale ad esclusione di Santo Trovato. Valguarnera dal canto suo nel documento afferma che non si aspettava una crisi di maggioranza così precoce (le elezioni si sono svolte l’anno scorso) e che non ne comprende i motivi. Il consigliere della lista “Sviluppo e solidarietà” nel documento accusa i “dissidenti” di aver impedito con la loro assenza l’approvazione delle variazioni di bilancio con la complicità dei consiglieri di minoranza che sono usciti dall’aula facendo mancare il numero legale. Così ben 80mila euro sono stati sottratti ad attività di interesse collettivo. L’esponente del Pdci auspica la nascita di “un vero fronte di ‘responsabilità’, che si sostituisca a tutti coloro che tentano di raggirare con pretese personali, quelli che sono i veri obiettivi della politica al servizio del cittadino”.
In conclusione il consigliere di maggioranza chiede trasparenza ai suoi stessi colleghi: “Penso che gli amministratori, compreso il sindaco, dovranno relazionare il lavoro svolto e quello che è in programmazione, poiché è importante avviare un ragionamento di intenti comuni con tutti coloro che vorranno avviare questa nuova stagione politica; si dovrà verificare anche il lavoro svolto all’interno di altri enti, comprese le opere pie, perché tutti coloro che hanno ricevuto incarichi, da parte di questa compagine politica, dovranno essere sottoposti ad una valutazione di carattere politico – programmatico”.

Luca Capuano