Aidone. Corto circuito istituzionale

Aidone. Un episodio può essere casuale, due sono prassi, se poi si sommano tutte le altre figuracce accumulate si può parlare di sistema. Gli episodi degli ultimi giorni, strillati sul quotidiano catanese, ci raccontano il corto circuito che si è consumato, ormai da mesi, tra l’amministrazione e la Direzione Parco Archeologico; sembra che ci sia in atto un blackout comunicazionale, lo stesso che era intervenuto con il Consiglio comunale, con le associazioni e in genere con la società civile. La stagione della collaborazione a 360°, inaugurata con il rientro degli Acroliti, nel dicembre 2009, era tramontata già nel corso dei preparativi del secondo rientro, quello degli Argenti; erano cambiati i soggetti: il PD era uscito dall’amministrazione, alla Soprintendente era subentrato il direttore del Parco, era stato istituito il comitato tecnico scientifico a cui, guarda caso non era stato chiamato a partecipare né il direttore del Museo né un rappresentante delle associazioni, che avevano precedentemente svolto un ruolo importante riconosciuto da tutti, e il cui contributo da quel momento era regolarmente snobbato.
Nei momenti cruciali e irripetibili della vita di questo sfortunato paese, in cui tutte le forze dovrebbero agire in sinergia per costruire il suo futuro, non si capisce bene quale sia la strategia di “governo” di questa amministrazione comunale, oltre a quella di coltivare piccoli interessi di bottega e di clan e l’ambizione dei vari giocatori di rivestire ruoli da protagonisti, che si risolvono in vane passerelle; per il resto l’unica cosa che le riesce benissimo è scontentare e mortificare tutti, o quasi!
Cominciamo dalle ultime, il “diritto” di entrata gratuita al museo: dove sta scritto che il sindaco ha competenza sul museo e sul sito di Morgantina? Eppure si è permesso di mettere nero su bianco, in un comunicato stampa –questa amministrazione per parlare con il resto del mondo si affida ai comunicati stampa in cui la notizia, quando c’è, è avvolta da retorica e autocompiacimento – inviato a tutte le testate giornalistiche, comprese quelle online, in cui si affermava che nel corso della Notte bianca della prevenzione, promossa dalla LILT sarebbe stato “possibile sino alle ore 24, ammirare sempre gratuitamente presso il museo archeologico la Venere di Morgantina”. Chissà se l’aveva chiesto al padrone di casa, che aveva garantito l’apertura ma difficilmente poteva autorizzare anche l’ingresso libero?
Tra parentesi, l’avere permesso nei giorni delle inaugurazioni (Acroliti-Argenti-Venere prima e durante) l’ingresso libero e gratuito al Museo, ha creato nella gente delle aspettative e delle pretese velleitarie e poco civili, forse gli aidonesi e tutti i residenti della provincia di Enna non sanno che possono accedere con il biglietto minimo di 1 €, una cifra alla portata di tutti, e che i giovani fino a 18 anni e gli anziani oltre i 65 anni hanno diritto all’ingresso gratuito?
Sempre dello stesso tenore l’altra gaffe fatta con i tedeschi, anche qui, tra parentesi, dove sta scritto che dei ciclisti arrivano, insalutati ospiti, in un Museo e si rifiutano di pagare il biglietto, anzi ne pretendono la gratuità? È gravissimo strillare la notizia “giunti ad Aidone dopo 2400 chilometri non hanno potuto visitare il museo perché gli è stato chiesto di pagare il biglietto”, la cortesia non può essere obbligatoria ed è più probabile che nessuno si fosse preso la briga di avvisare la direzione del museo dell’iniziativa meritevole del sig. La Nigra, che aveva coinvolto gli amici tedeschi in questa avventura. Eppure in piazza Giovanni Paolo II c’era ad attenderli il comitato di accoglienza: tutta l’amministrazione comunale, il presidente e vicepresidente del consiglio comunale – chissà se c’era pure la banda!? Se ne erano al corrente in congruo anticipo, perché non hanno avvisato il Museo prendendosi , se ce ne fosse stato bisogno, la briga di pagare 4-5 biglietti?
E la storia potrebbe continuare all’infinito… Un ultimo esempio. Millantano come iniziativa di rilevanza turistica la manifestazione “Morgantina Rivive”, organizzata dall’Archeoclub; negli anni è stata sostenuta con somme risibilissime, promesse ma erogate con il contagocce. Nell’ultimo Consiglio comunale, quando è stata messa ai voti l’interpellanza in cui si ravvisava la necessità di aprire un capitolo apposito nel bilancio comunale per garantire la sopravvivenza della manifestazione, entrata ormai nella tradizione estiva, i consiglieri, che fanno capo al sindaco, si sono alzati e astenuti dal voto; l’interpellanza così è stata approvato dai consiglieri di minoranza che sono, in realtà, la maggioranza numerica con cui l’amministrazione è obbligata a confrontarsi e che finora ha garantito il proprio voto, nei momenti cruciali, per senso di responsabilità e per non intralciare i famosi rientri delle dee, ma che, come sta dimostrando nelle ultime convocazioni, non è più disposta a “parare il sacco”!

F. Ciantia