Aidone. Non ci sono state le folle oceaniche per la Dea di Morgantina

Aidone. Non ci sono state le folle oceaniche per andare a vedere la Dea di Morgantina nel museo di Aidone, e tra l’altro nessuno se li aspettava anche perché la viabilità, quella che conta, ancora è tutta da rivedere, ma i dati, quelli certi, dicono che maggio e giugno sono stati i mesi più “consistenti” nella presenza di turisti italiani e stranieri, che hanno voluto vedere la Dea da vicino, per visitare la zona archeologica di Morgantina, e la parte visibile della villa Romana del Casale.

I visitatori a maggio e giugno hanno superato le diecimila unità, mentre una certa flessione si è avuto a luglio ed agosto, probabilmente perché la maggior parte ha preferito trascorrere le ferie al mare o in montagna. Nel mese di luglio le presenze al museo di Aidone si sono assestate intorno ai 4.500, che è superiore di cinque volte, rispetto al passato, mentre nel mese di agosto, sino al 15, le presenze si aggirano intorno alle 4.600 unità. In particolare il 13, sabato, le presenze sono state 504, domenica 612 ed il giorno di ferragosto 774, si ritiene che alla fine del mese le presenze dovrebbero superare le settemila unità .

“E’ un flusso costante di visitatori – dice l’architetto Enrico Caruso , responsabile del parco archeologico di Morgantina – non ci sono stati cali vistosi, checchè se ne possa dire, ma un trend in crescita a significare che la Dea tiene assieme agli altri tesori che si trovano ad Aidone. La Dea si trova posizionata bene, sicuramente meglio della posizione che aveva nel Paul Getty Museum a Malibù perchè era sistemata assieme ad altre statue. Nel museo di Aidone ha un suo spazio che aumenta la sua grandezza e la sua bellezza artistica”.
I problemi più difficili da risolvere, purtroppo, sono la viabilità e la ricettività. Dall’autostrada per arrivare ad Aidone è quasi un avventura, da Catania prendere la 288 significa affrontare una statale piena di insidie. Si dice che alcune agenzie (e la presenza dei torpedoni lo dimostra) hanno deciso di tagliare “Aidone” proprio per la viabilità scadente e pericolosa. Anche la ricettività lascia a desiderare, ad Aidone pochissimi posti letto, bisognerebbe puntare su Piazza Armerina, ma non tutti sono disposti a farlo, per cui i turisti che vanno ad Aidone per la maggior parte sono “mordi e fuggi”, anche se non erano queste le prospettive che il territorio sperava di avere, al momento dell’arrivo della Dea.

Ci sono delle prospettive valide, specie sulla viabilità, visto che sono stati stanziati dei soldi per migliorare lo stato delle strade statali e provinciali attorno ad Aidone, ma gli effetti positivi, purtroppo, si avranno non prima della prossima primavera.