Agira, don Fortunato Di Noto e Marcello La Bella hanno relazionato a convegno usi e abusi di internet

I Bambini e i ragazzi passano circa 1200 ore all’anno su internet, il 25 % in più del tempo trascorso a scuola: è questo uno dei dati più preoccupanti snocciolati venerdì sera durante il convegno intitolato “Usi e abusi di internet” organizzato dalla sezione locale di “Meter” e svoltosi presso la sala Giovanni Paolo II dell’Abbazia. Il presidente nazionale dell’associazione, Don Fortunato Di Noto, ha definito internet nuovo tutor, nuovo maestro, nuovo papà e mamma per sottolineare come questo infinito contenitore di notizie si stia sostituendo alle principali figure educative anche a causa dello sfaldamento della famiglia tradizionale. Il sacerdote che da vent’anni si impegna per difendere i diritti dei bambini ha aggiunto che la rete può favorire la perdita di identità e l’isolamento. Ma i rischi della rete sono anche più gravi: il 33 % dei bambini dai 7 ai 14 anni si connette da solo e può diventare vittima di adescamenti e abusi. Come ha spiegato il dottor Marcello La Bella della polizia Postale esistono sia il “grooming” finalizzato al sesso virtuale con soggetti che chiedono ai minori foto o video della loro intimità sia quello finalizzato all’incontro che può portare a violenze sessuali. Un altro problema ingigantito dalla rete è quello della diffamazione visto che una frase, una foto o un video sono potenzialmente alla portata di un numero impressionante di utenti. Con i social network poi la socializzazione avviene esponendo troppo sé stessi, il privato non esiste più.

I due relatori hanno messo in guardia i genitori invitandoli a controllare costantemente i loro figli e La Bella ha chiesto loro di denunciare ogni spiacevole episodio recandosi presso le sedi della polizia postale o inviando una segnalazione all’indirizzo mail www.commissariatodips.it. «Chi ha bisogno di aiuto –ha sottolineato la dottoressa Maria Grazia Figura, responsabile di Meter per il distretto di Agira e Messina- può anche contattarci all’indirizzo agira@associazionemeter.org».

Luca Capuano