Pulizia e manutenzione dei siti archeologici demaniali del territorio della provincia di Enna

Gli operai S.A.B. (Servizio antincendio boschivo) dell’ Ispettorato dipartimentale delle Foreste di Enna all’opera per la manutenzione dei siti archeologici della provincia ennesi. Grazie all’accordo sancito tra il Dipartimento regionale delle Foreste e il Dipartimento regionale dei Beni Culturali e I.S. dal 16 ottobre alla fine di novembre, data di scadenza del periodo della loro attività lavorativa stagionale, gli operai della S.A.B. in servizio presso l’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Enna, diretto dal Dottor Antonino Manuele, finito il periodo estivo della campagna antincendio boschivo, hanno completato le loro 151 giornate lavorative svolgendo un’attività di pulizia e manutenzione dei siti archeologici demaniali del territorio ennese.

Il Soprintendente per i Beni culturali e ambientali di Enna, arch. Fulvia Caffo ha incaricato la dott.ssa Carmela Bonanno, dirigente responsabile dell’U.O. VIII per i Beni archeologici, di individuare, in collaborazione con il direttore dei lavori, geom. Salvatore Bevilacqua dell’ Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Enna, le attività che potevano essere svolte in ciascuno dei siti demaniali dagli operai della S.A.B.. Le attività non si sono limitate alla pulizia di alcune aree archeologiche demaniali, molte delle quali anche impervie e difficilmente raggiungibili, ma hanno, anche, consentito la realizzazione di recinzioni, ringhiere in paletti di castagno e la sistemazione di stradelle di accesso e di aiuole.

I siti interessati sono Cozzo Matrice e Rossomanno nel Comune di Enna, la necropoli di Realmese di Calascibetta e i siti demaniali di Centuripe, dove gli operai della S.A.B., che hanno dimostrato una particolare sensibilità per i monumemti antichi, sono stati impegnati nel diserbo dei resti degli Augustales e nella sistemazione dell’area circostante; nella pulizia e sistemazione delle strutture affioranti nelle aree adiacenti la Chiesa del SS.Crocefisso, di cui hanno anche realizzato la recinzione, rendendole visitabili e nella sistemazione della cosiddetta “Dogana”, un monumento funerario di età romano imperiale, utilizzato, nel corso dei secoli, con varie funzioni.

Gli operai della S.A.B. hanno anche operato nel Parco archeologico di Morgantina, dove hanno provveduto ad alcune opere di manutenzione nell’Agorà e nel santuario extraurbano delle divinità ctonie di San Francesco Bisconti.

E, infine, anche il Parco archeologico della Villa del Casale di Piazza Armerina ha beneficiato dell’attività delle Squadre antincendio, che hanno operato sia nel’area stessa della Villa romana, che a Pietraperzia nell’area archeologica demaniale di località Rnzi, in cui si trovano i resti di una fattoria antica.

Considerata l’attuale carenza di fondi da destinare alla pulizia e manutenzione dei siti archeologici, l’attività degli operai addetti alla prevenzione e allo spegnimento degli incendi è stata particolarmente apprezzata sia dalla Soprintendenza, che dai Parchi archeologici del territorio ennese e si auspica che in futuro possano essere intraprese altre simili iniziative.