Villarosa. Nuovo parroco all’Immacolata Concezione

Si respirava l’aria dei grandi eventi, ieri, a Villarosa in occasione dell’insediamento del nuovo parroco e dei festeggiamenti del 90° anno della istituzione a parrocchia della chiesa dell’Immacolata Concezione. I villarosani attendevano da qualche anno, da quando dopo 25 anni si è trasferito in Toscana don Rosario Pirrello, una guida amica, un pastore stabile che possa essere loro vicino. E così il vescovo, mons. Michele Pennisi, dopo la rinuncia del villarosano don Giacomo Zangara, ha deciso di nominare parroco il mazzarinese don Salvatore Chiolo. La comunità di Villarosa tutta ha riservato al giovane sacerdote una calorosa accoglienza fin dal suo arrivo. La testimonianza è il bagno di folla con il quale è stato accolto in una chiesa gremita di nuovi e vecchi parrocchiani venuti con due pullman da Mazzarino e da Gela, dove il sacerdote ha lavorato in precedenza, per sostenerlo verso il nuovo incarico. Ad accompagnarlo nel rito dell’insediamento sono stati il vescovo Pennisi e un nutrito gruppo di confratelli di tutta la diocesi con in testa i vicari foranei di Villarosa e Mazzarino, Salvatore Stagno e Carmelo Bilardo. “Vi invito ad accogliere –ha detto nell’omelia mons. Pennisi- don Salvatore con gioia e fiducia grande, convinti che egli saprà esprimere e manifestare a questa comunità, ricca di varie aggregazioni ecclesiali, l’amore paterno di Dio e la premura pastorale di Gesù Cristo Buon Pastore”. Pennisi ha sottolineato che “la parrocchia, in quanto comunità missionaria di credenti, rappresenta nel territorio il riferimento immediato per l’educazione alla vita cristiana”. Quindi ha esortato i parrocchiani a voler bene al nuovo parroco e a volersi bene fra di loro, di superare tutte le divisioni per diventare “un cuore solo e un’anima sola”.

Tra i presenti in prima fila il sindaco Gabriele Zaffora che, nella circostanza, ha ringraziato il vescovo “per l’ennesima –ha detto- sua presenza fra di noi” e per avere affidato l’Immacolata Concezione “alle cure di un giovane sacerdote che volontariamente si è offerto di prendersi cura della parrocchia”.“Caro padre Salvatore –ha sottolineatoZaffora-, la situazione che lei viene a trovare è una situazione che sotto i colpi della crisi economica e della deriva individuale è, se possibile, peggiorata rispetto a qualche anno fa. E se lei viene, come si deduce dalla sua scelta, nella veste del missionario, ritengo sia la veste più appropriata per vivere ed operare qua”.

Pietro Lisacchi