Agira. La nuova legge sull’incompatibilità per parentela ha provocato le dimissioni dell’assessore allo sport, turismo e spettacolo Dario Sposito (nella foto) che in consiglio ha un cognato, l’ex presidente del civico consesso Francesco Milazzotto. Proprio lui, uno dei più votati nelle ultime due elezioni amministrative, potrebbe prendere il suo posto in giunta ma per ora si tratta solo di indiscrezioni. La decisione del 28enne componente della lista “Sviluppo e solidarietà” è stata comunicata ufficialmente ieri al sindaco Gaetano Giunta ed è motivata dalla legge 6 del 2011 approvata dall’Assemblea regionale siciliana che nega la possibilità che più membri eletti uniti da legami di parentela sino al secondo grado possano ricoprire incarichi in giunta e consiglio (comunale o provinciale) contemporaneamente. Una legge che è ufficialmente entrata in vigore il 1° gennaio 2012 e che ha spinto Sposito a fare un passo indietro: “Ringrazio –afferma l’assessore dimissionario- il sindaco che mi ha dato piena fiducia, i miei colleghi della giunta con i quali ho lavorato in sinergia ed i consiglieri che hanno sempre mostrato moderazione e sincerità nei giudizi verso il sottoscritto”. Quella appena chiusa era la sua seconda esperienza da assessore visto che già nel 2006 era stato chiamato a ricoprire le stesse deleghe dall’allora sindaco Rosario Sanfilippo. L’avventura a fianco dell’attuale primo cittadino iniziò invece nel 2010: proprio il cognato in lista figurava sia come candidato consigliere che come assessore designato. Una volta eletto però scelse di fare il consigliere lasciando spazio in giunta proprio a Sposito che ora dichiara: “penso di aver lavorato bene. Insieme all’assessore Calandra abbiamo ottenuto un finanziamento per la costruzione dell’eliporto, inoltre sono arrivati 500mila euro per la costruzione di un nuovo palazzetto dello sport e siamo già alla fase delle gare per geologo, progettista, direttore dei lavori e responsabile della sicurezza. Inoltre penso di aver sempre mostrato disponibilità nei confronti delle associazioni sportive e dei singoli cittadini”.

Luca Capuano