Festa di san Filippo d’Agira

Come ogni anno fin dall’11 gennaio 1693 in paese mercoledì sera si è celebrata la festa di ringraziamento al patrono san Filippo. In quella data infatti mentre l’intera Sicilia centro orientale veniva devastata dal terremoto, il paese agirino grazie all’intercessione di san Filippo restò miracolosamente illeso. Più avanti, a partire dal 1826, il tributo al santo si arricchì di un’altra motivazione. Infatti il taumaturgo venuto dalla Siria ad evangelizzare un territorio interamente pagano ed infestato dai demoni salvò una famiglia avvisandola in sogno della caduta di un masso sulla loro abitazione. La festa di quest’anno è stata però condizionata dal maltempo: il nevischio ed il gelo hanno indotto il parroco dell’Abbazia padre Alessandro Screpis a stoppare anzitempo la processione, iniziata subito dopo la solenne celebrazione delle 18,30 che aveva concelebrato insieme al viceparroco padre Gilbert e al parroco di S. Margherita padre Roberto Zito.

Il corteo doveva attraversare via Clelia, raggiungere la zona sottostante la chiesa della Madonna delle Grazie e tornare all’Abbazia attraverso via Vittorio Emanuele. Visto il clima avverso padre Alessandro dopo poche decine di metri ha però deciso il rientro della statua e del braccio reliquiario nella chiesa madre. E’ stata comunque una ricorrenza molto partecipata visto che la chiesa è stata riempita da tanti fedeli provenienti da tutte le parrocchie del paese e dai componenti delle associazioni maschile e femminile di san Filippo. La messa si è conclusa con l’adorazione eucaristica, il canto “Te Deum” ed il bacio dei fedeli alla reliquia. “Bisogna prendere ad esempio le vite dei santi e cercare di imitarli –afferma don Screpis- il mio obbiettivo è quello di far conoscere sempre più la vita e le opere di san Filippo”.

Luca Capuano