Catenanuova. Una tradizione per la festa di San Giuseppe da non disperdere ed è quella della “Tavolata” organizzata dal comitato catenanuovese nella piazza Marconi. Una evoluzione che va dal privato al pubblico poichè fino a 20 anni la “tavolata” era un ex voto di privati che in casa propria invitavano 20 giovanette, ” i virgineddi” per fare onore ad una tavola imbandita di ogni ben di dio, dalla pasta con ricotta e ceci, al pane benedetto in diverse forme, e poi formaggio, carciofi, finocchi, olive e tanti dolci. Quella di ieri sera, invece è diventata da tempo una festa di popolo, tradizionale, così la degustazione appartiene a tutti i catenanuovesi che si sono stretti attorno agli stands della cucina pregustando già il momento della cena. I fedeli hanno contribuito con prodotti realizzati in casa e dalle ore 19.30, dopo la benedizione della tavolata da parte del parroco Natalino Bellone, è stata avviata la consumazione con il naturale commento dei catenanuovesi:” tutti i prodotti sono buoni, ma questo dolce è più buono dell’altro”, procurando il compiacimento di chi l’ha realizzato, ma già si pensa all’indomani, con il fercolo e tanti fedeli di San Giuseppe in processione per ringraziare il santo che oltre ad avere un valido comitato organizzatore, ha anche un grande numero di fedeli.

Carmelo Di Marco