Cultura siciliana e imprenditoria emiliana, da Enna al distretto ceramico modenese

Nel 1980 Giuseppe Gervasi si trasferì da Enna a Modena con l’idea di ritornare in Sicilia dopo pochi mesi. Oggi con la sua azienda festeggia i trent’anni di attività guardando al futuro con ottimismo, conquistato dal dinamismo emiliano ma senza mai dimenticare le origini ennesi.

Trent’anni fa, durante il suo primo viaggio a Modena, non avrebbe mai pensato di trovarsi un giorno a dirigere uno dei principali studi di progettazione dell’Emilia Romagna: eppure agli occhi di tanti la storia di Giuseppe Gervasi e della sua società, Archilinea Srl, ha il sapore di un sogno realizzato. Nata come piccola società che progettava locali e discoteche del distretto ceramico sassolese – a Modena – Archilinea Srl si è infatti sviluppata diventando in trent’anni una delle realtà più innovative ed importanti nel settore della progettazione urbanistica a livello italiano.

Lo conferma il primo edificio industriale italiano in classe A, progettato e realizzato dallo studio di Gervasi per la famosa casa automobilistica Lamborghini. Un’opera che, insieme alla prima scuola ad energia solare realizzata a Reggio Emilia, conferma la qualità del lavoro del team di giovani professionisti che nel corso degli anni è cresciuto attorno a Gervasi.

“Oggi ad Archilinea lavorano trenta persone – commenta Gervasi – che nel corso degli anni si sono spese per progetti interessanti. Tra questi ricordo la sede centrale della LAPAM a Modena, il cine teatro Astoria a Fiorano, il nuovo centro cittadino di Spezzano: piccoli comuni del modenese, con cui si è creata una forte sinergia progettuale”.


Da oltre dieci anni inoltre Archilinea collabora poi con la Ferrari di Maranello, per la quale ha realizzato varie ristrutturazioni, ed in particolare l’ultimo nuovo edificio denominato Polo R & D (Research and Development) in corso di completamento. Infine, la progettazione dell’Autodromo di Modena, che rappresenta uno dei lavori più importanti nella storia dell’azienda.

Sempre centrale, per Archilinea, è poi l’attenzione alla qualità del lavoro dei dipendenti e dei soci: lo dimostra l’organizzazione interna dello studio.“Al lavoro passiamo la maggior parte del nostro tempo, quindi puntiamo a rendere il clima aziendale il più accogliente possibile”, commenta Gervasi.

Ed in effetti, la creatività e l’innovazione non può che giovare dall’ambiente informale e dinamico che si respira in azienda, dove si incrociano tre generazioni di progettisti: dai soci fondatori – l’arch. Giuseppe Gervasi, la design Monica Rivi, e l’Arch. Mauro Codeluppi – ai quattro soci entrati in Archilinea nel 2006, fino ai giovani dipendenti e collaboratori. Un mix di età che unisce l’esperienza del lavoro all’energia dei giovani.

Infine la tecnologia, un altro elemento di innovazione che ha portato Archilinea a guardare oltre la crisi economica con fiducia e ottimismo. L’ultima idea messa in campo dai soci “giovani” è la direzione di cantiere su I-Pad, cioè della semplificazione nella gestione dei lavori per chi opera direttamente in cantiere.

Meno burocrazia, meno “carta” e soprattutto più qualità del lavoro. Team, green, tecnologia: sono questi gli elementi vincenti di Archilinea, che compie trent’anni proprio guardando con ottimismo al futuro.
E senza dimenticare le origini. Un sogno nel cassetto?
Progettare un’opera per la mia città di origine, Enna.
Magari per tornarci a vivere
”.