Enna. Risolta la crisi idrica

Enna. Da ieri mattina l’erogazione dell’acqua dei dieci comuni, che dipendono dalla diga di Ancipa e che vengono alimentati dalla condotta Ancipa basso, si è normalizzata ed i tecnici della società AcquaEnna, che gestisce l’erogazione in tutta la provincia, hanno già iniziato a pieno regime la distribuzione dell’acqua. La crisi idrica si era verificata venerdì per la rottura della condotta principale nei pressi del potabilizzatore di monte San Silvestro, guasto che è stato già riparato e già nel pomeriggio di domenica è inizia la immissione di acqua nelle condotta principale e, quindi l’erogazione nei dieci comuni della provincia di Enna, nei quattro della provincia di Caltanissetta, capoluogo compreso e Gela, oltre Agrigento. Per quanto riguarda il capoluogo ennese la crisi è stata smaltita agevolmente perché i tecnici di AcquaEnna hanno saputo gestire la crisi, utilizzando con razionalità l’acqua che arriva dai pozzi comunali di Bannata, Bannatella e Furma.Un quantitativo di acqua di circa 27 litri al secondo che consente di erogare acqua per circa due ore al giorno. Ieri mattina è stato assicurato un turno normale, quindi acqua che è iniziata ad essere erogata intorno alle 7, incominciando da Enna bassa, e si esaurita intorno alle 12. Dalla condotta principale per il capoluogo ennese arrivano qualcosa come 60 litri al secondo, che non è il massimo per il capoluogo con la buona stagione ha bisogno di almeno 100 litri al secondo e tra l’acqua che arriva dalla diga di Ancipa e quella che arriva dai pozzi comunali smarriva intorno gli 85 litri al secondo,quantitativo insufficiente, ecco perché l’acqua viene concesso per cinque – sei ore al mattino con qualche ora in più per Enna bassa e Pergusa che hanno delle esigenze maggiori per la presenza di molti locali pubblici e viene utilizzata l’acqua che previene dai pozzi comunali.