Barrafranca. Lotta al punteruolo rosso

Barrafranca. Da più di qualche anno il bacino del Mediterraneo sta lottando contro il Punteruolo Rosso, il coleottero di origine asiatica che scava nel tronco delle palme, portandole alla morte. In poco meno di due anni ha mietuto un altissimo numero di palma in Sicilia.La Sicilia, che ha già abbattuto circa 12.000 palme nel precedente biennio, ora corre ai ripari ricorrendo alle trappole a base di feromoni, per cercare di contrastare l’avanzata del terribile punteruolo rosso e salvare le sue 300.000 palme, tra cui alcuni esemplari della palma nana, l’unica palma autoctona italiana. “Il progetto – dichiara Giuseppe Regalbuto, consigliere provinciale – prevede l’installazione di numerose trappole ai feromoni, così da attirare gli esemplari maschi del Punteruolo, per tutte le citta e i paesi, in modo da sterminare gli esemplari di punteruolo in città, prima che vadano all’esterno attaccando altre palme. L’iniziativa è aperta anche ai privati cittadini, alle scuole e a chiunque voglia aderire attraverso la campagna adotta una trappola progetto monitorato dall’Università di Palermo, per sterminare il punteruolo rosso e proteggere le palme dall’abbattimento”. “Quella del 2010 prosegue Giuseppe Regalbuto – è stata la peggiore epidemia mai verificatosi in Italia ed in modo particolare in Sicilia per quando riguarda gli attacchi alle palme da parte del punteruolo rosso, il coleottero che si è diffuso negli ultimi anni in Italia ma in modo particolare” Il consigliere provinciale Giuseppe Regalbuto ha incontrato l’on. Salvatore Iacolino europarlamentare e dopo aver sentito on. Elisabetta Gardini ( vice presidente commissione ambiente parlamento europeo). L’importanza di difendere una pianta che rappresenta un importante patrimonio ambientale delle città e delle campagne. Negli ultimi anni sottolineano gli europarlamentari si contano decine di migliaia di abbattimenti, dovuti agli attacchi dell’insetto che hanno modificato in modo irreversibile il paesaggio. Un vero flagello che ha interessato il verde pubblico e privato in Sicilia e in tutto il territorio Italiano. Il decreto ministeriale recepisce una decisione della Commissione europea relativa alle misure di emergenza per il controllo del punteruolo rosso della palma ( Rhynchophorus ferrugineus ) prevede la classificazione del territorio, in base ad indagini ufficiali, in zone di contenimento, zone cuscinetto. “Le azioni previste dai piani di azione – continua il Consigliere Provinciale del PdL Giuseppe Regalbuto – possono comportare misure di intervento volte alla distruzione delle piante, ad interventi fitosanitari o a vincoli nella commercializzazione dei vegetali sensibili. I costi derivanti dall’applicazione delle misure previste gravano su proprietari o conduttori, a qualsiasi titolo, dei luoghi ove sono presenti piante sensibili ma le Regioni per prevenire gravi danni ad economia, ambiente e paesaggio, possono stabilire interventi di sostegno connessi all’attuazione di tali misure“. “Vista l’importanza del problema, che interessa molti territori anche della Sicilia ma soprattutto della nostra Provincia, è importante quindi – conclude Regalbuto- che le Regioni si attivano e prevedono interventi a sostegno delle imprese florovivaistiche colpite da questo parassita. L’ ex assessore Branciforte e l’ex assessore Avola, a Barrafranca hanno saputo affrontare il problema con tempestività anche in ristrettezza economica dell’ente il problema del punteruolo rosso, limitando i danni e la diffusione”.