Una figlio di Regalbuto, Howard Rosario Marraro, animatore degli studi del risorgimento italiano negli Stati Uniti

Regalbuto. Howard Rosario Marraro, fu uno studioso di letteratura italiana, professore di lingua e letteratura italiana alla prestigiosa Columbia University di New York (dal 1925 al 1965), che si occupò principalmente delle relazioni culturali e diplomatiche fra l’Italia e gli Stati Uniti, della cultura italiana negli Stati Uniti e degli studi americani in Italia. La sua fu una storia di emigrazione e successo, senza perdere le radici culturali del suo paese nativo, che sono stato l’oggetto dei suoi studi in tutta la sua carriera universitaria. Nacque a Regalbuto nel 1897, emigrò con la famiglia negli Stati Uniti all’età di otto anni, e ritornò in Italia nel 1912 per frequentare le scuole medie a Catania fino al novembre del 1913.
Divenne cittadino degli Stati Uniti nel 1918, l’anno prima di sposarsi, e si laureò in lettere e filosofia alla Columbia University.
Tra le sue opere più importanti, ci sono: L’opinione americana sull’unificazione dell’Italia, 1846-1861(1932); Relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e il Regno delle due Sicilie dal 1816 al 1861 (2 voll., 1954); L’unificazione italiana vista dai diplomatici statunitensi (3 voll., 1963-66). Nel suo necrologio, Il 25 gennaio 1972, gli amici e colleghi scrissero “Si spegne a New York l’animatore degli studi del Risorgimento Italiano negli Stati Uniti, e la sua perdita sarà sentita da tutti coloro che hanno operato per creare e per rassodare i legami culturali e politici tra gli Stati Uniti e l’Italia?”. Dal 1973 ogni anno l’Associazione Storica Americana, e la Società per gli Studi Storici Italiani, dedicano un premio speciale in memoria dell’illustre concittadino regalbutese, per la migliore composizione di un libro o articolo dedicato alla storia italiana o alle relazioni italo-americane. “E’ un onore per la nostra città – commenta Agostino Vitale presidente di Siciliantica – Un personaggio illustre purtroppo dimenticato, da annoverare tra i figli regalbutesi che hanno dato lustro alla nostra comunità”.