Tribunale Nicosia inserito nell’elenco dei 37 tribunali che verranno soppressi

Crescono i timori sul futuro del tribunale che sarebbe nella lista dei 37 tribunali che verranno soppressi in tutta Italia. Nicosia sarebbe nell’elenco insieme ai tribunali siciliani di Mistretta, Sciacca, Caltagirone e Modica.
Nelle ultime settimane del destino del “palazzaccio” si è parlato pochissimo, certamente complice la campagna elettorale. Il dato certo è che la Commissione ministeriale ha completato il suo lavoro e che il piano di riordino della geografia giudiziaria è stato depositato sul tavolo del ministro Paola Severino.
Ma il riserbo sui tribunali che verranno chiusi è massimo perché il Governo “tecnico” teme gli effetti che le soppressioni avrebbero sulle elezioni della prima settimana di maggio, timori condivisi dai partiti politici che appoggiano il Governo e che certamente avrebbero difficoltà ad affrontare con gli elettori le responsabilità dirette o indirette, nel provvedimento che segnerà la morte economica di molte piccole realtà territoriali come Nicosia, dove sul tribunale vive un vasto indotto.
L’avvocato Giuseppe Agozzino, fondatore del Comitato per la salvezza del tribunale di Nicosia e di recente riconfermato nel direttivo dell’Unione degli Ordini Forensi della Sicilia, spiega che a gettare “luci sinistre” è anche un recente articolo pubblicato da un noto quotidiano nazionale secondo il quale “Nicosia e gli altri 4 tribunali” hanno le ore contate. Quasi sicuramente l’elenco dei tribunali destinati alla soppressione sarà reso noto subito dopo le elezioni amministrative. “L’articolo coglie nel segno poiché dice tutta la verità sul destino del tribunale di Nicosia. La valutazione che il Governo Monti è chiamato a fare in ordine alla chiusura o salvezza di un tribunale minore, parte dalle specifiche caratteristiche territoriali regionali. Questa valutazione deve tenere conto di un elemento chiave che è stato coraggiosamente evidenziato dal procuratore capo di Nicosia, Fabio Scavone che ha ribadito come smantellare il tribunale di Nicosia significa aggravare quello di Enna e complicare la vita agli abitanti della provincia”. Agozzino sottolinea che l’elemento chiave sul quale si dovrebbe basare il Governo è il tribunale che dovrebbe accorpare Nicosia, ossia il tribunale di Enna.
“Questo oggettivamente, non ha la capacità e le infrastrutture adeguate. Questa è la verità – prosegue il legale – che tutti debbono conoscere: il trasferimento ad Enna del Tribunale di Nicosia sarebbe un disastro per i cittadini già solo perché la polizia giudiziaria di Nicosia garantisce libertà e sicurezza a tutti gli abitanti del circondario. Sarebbe la negazione della Giustizia. Coerentemente con ciò, il tribunale di Enna deve manifestare al ministro, la totale impossibilità di accorpare il Tribunale di Nicosia. Insomma, deve dire tutta la verità nell’interesse del bene comune”.
Domani è l’ultimo degli 8 giorni di sciopero proclamato dagli avvocati di Nicosia contro la legge di riordino.
Giu. mar.