La ferrovia Bicocca – Catenanuova (38 km) passerà dal semplice al doppio binario, l’ombra dello spostamento della stazione verso Sparagogna


Catenanuova. Una ferrovia siciliana che negli ultimi anni ha perso efficienza, efficacia nel ruolo sociale, ridimensionamento di risorse umane e negli ultimi tempi anche la soppressione di treni importanti che hanno costretto sia pendolari che clienti di lunga percorrenza a rivolgersi a mezzi alternativi. Ogni tanto si parla della realizzazione del ponte sullo stretto di Messina e di miglioramenti delle strutture ferroviarie esistenti, ma il tempo passa inesorabilmente con un nulla di fatto. Però qualcosa di nuovo sembra muoversi a livello romano e ne da notizia il sindaco Biondi: “Ho partecipato, l’altro ieri, ad una conferenza dei servizi tenuta a Roma presso il Ministero delle infrastrutture e trasporti ferroviari, sulla legge 443/2001 e sulla deliberazione Cipe n°62, riguardo: “attuazione Piano Nazionale per il Sud” e sullo specifico nel preliminare: “nuovo collegamento Palermo-Catania e raddoppio della tratta ferroviaria Bicocca-Catenanuova“. Si tratta di 38 km di percorso con un costo di realizzazione di 415 milioni di euro con un inizio dei lavori nel 2014. Nel mio intervento, in quella sede – ho posto in evidenza la vetustà del sistema risalente al periodo del fascismo, ma dando piena disponibilità alla realizzazione del nuovo progetto che – voglio ricordare – avrà il doppio binario per tutto il tracciato, mentre la stazione di Catenanuova potrà avere 5 binari, due in più degli attuali e un sottopassaggio per l’attraversamento. Ho rigettato l’eventualità di uno spostamento dell’impianto da Catenanuova verso Sparagogna. Mi preoccupa una eventuale burocrazia al rallentatore, che potrebbe frenare la ripresa di una economia lavorativa e il progetto di velocizzazione del tracciato Catania – Palermo”.

Carmelo Di Marco