Agira, fiaccolata per Melissa Bassi e il giudice Giovanni Falcone

Agira. Hanno sfidato pioggia e freddo di una strana serata di fine maggio per dire il loro no alla violenza, al terrorismo, alla mafia e accompagnare le nuove generazioni verso un percorso virtuoso che generi una nuova società con meno ingiustizia e sopraffazione. Circa 300 agirini mercoledì 23 maggio hanno partecipato alla fiaccolata organizzata dall’Avis in ricordo di Melissa Bassi e del giudice Falcone a vent’anni dalla strage di Capaci. Durante la messa all’Abbazia che ha preceduto il corteo, il parroco padre Alessandro Screpis ha voluto citare la frase di un’amica di Melissa dicendo che “è sbagliata l’espressione “la speranza è l’ultima a morire”, infatti per un cristiano la speranza non muore mai!”. Dopo la celebrazione i bimbi delle elementari con striscioni e cori (“vogliamo un mondo migliore”) e i ragazzi di medie e superiori hanno guidato il corteo fino a piazza Garibaldi. C’erano i politici locali, le associazioni e tanti cittadini sensibili al tema della giornata. In piazza il vicesindaco Maria Vaccaro ha voluto leggere una lettera di Omero Mugavero scritta in occasione dell’intitolazione dell’aula consiliare a Peppino Impastato.

E’ seguito l’intervento del presidente dell’Avis Elio Pistorio incentrato sui grandi magistrati Rocco Chinnici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Poi l’organizzatore della manifestazione ha dato la parola a quelle che ha definito “le autorità”: i bambini e i ragazzi che hanno letto delle riflessioni sul tema della legalità e sulle grandi personalità che hanno dato la loro vita per difendere la giustizia. Infine un minuto di silenzio per Melissa e tutti assieme a cantare l’Inno di Mameli. Una bella giornata che sicuramente lascerà una traccia profonda nei cuori dei cittadini e dei governanti di domani.

Luca Capuano