Sindaco Nicosia blocca anticipazioni all’Ato rifiuti

Nicosia. Il sindaco Sergio Malfitano blocca le anticipazioni all’Ato rifiuti. Stop ai versamenti dalle casse comunali in favore della società d’ambito fino a quando non saranno forniti i giustificativi di spesa. Potrebbero rimanere fermi i mezzi addetti alla raccolta, ma Malfitano spiega tranquillamente che nel caso in cui l’Ato e Sicilia Ambiente che gestisce il servizio non garantiranno la raccolta, incaricherà una ditta specializzata.
Una decisione fondata su precisi paletti giuridici che potrebbe innescare un terremoto perché tutti i Comuni potrebbero chiedere il dettaglio delle spese sostenute. «Il denaro pubblico può essere utilizzato per effettuare i pagamenti – spiega il primo cittadino di Nicosia – solo se le spese sono dimostrate nel dettaglio. Non posso da amministratore dare il via libera ad anticipazioni con fondi pubblici per pagare fatture che non hanno le cosiddette pezze di appoggio, ma solo un visto di congruità da parte dell’Ato».
Malfitano ha richiesto alla società d’ambito tutte le voci dettagliate che contribuiscono alla spesa poi riportata in fattura. Così ad esempio per il costo del personale, chiede che vengano dettagliate le voci relative ai salari, agli straordinari, ai versamenti contributivi e previdenziali, le ritenute ed i salari aggiuntivi. Allo stesso modo per il costo del carburante chiede che vengano indicati i singoli mezzi con il relativo chilometraggio. In una parola Malfitano non intende più effettuare anticipazioni senza le voci dettagliate che giustificano i versamenti.
«Esistono delle regole che vanno rispettate – aggiunge il primo cittadino di Nicosia – e se fino ad ora è stato utilizzato un sistema che a mio avviso non è corretto perché, ribadisco, qui utilizziamo soldi della collettività, ciò non vuol dire che si debba continuare sulla stessa scia. Personalmente intendo rispettare le norme che regolamentano le spese di un ente pubblico come è un Comune. Tra l’altro ho scoperto che su 28 addetti al servizio di igiene ambientale nella nostra città, soltanto in tre hanno il compito dello spezzamento e questo finalmente spiega perché le strade sono sporche».
Alla domanda se non teme l’emergenza sanitaria dovuta alle mancate anticipazioni Sergio Malfitano, serafico, risponde: «Assolutamente no. Se l’Ato sarà inottemperante, prima nel giustificare le somme che chiede al Comune e poi nel garantire il servizio, da sindaco e quindi massima autorità sanitaria del Comune, emetterò una ordinanza con la quale a tutela della salute pubblica incaricherò una ditta esterna a garantire la raccolta dei rifiuti, lo spazzamento delle strade, la disinfezione dei cassonetti e delle aree dove questi sono collocati, cosa che al momento l’Ato e la società di gestione del servizio non sempre hanno garantito. Sono certo che l’Ato, comunque – conclude Sergio Malfitano – non avrà alcuna difficoltà a produrre al Comune i dettagli di spesa, consentendoci così di effettuare le anticipazioni in osservanza delle leggi».

GM