Appello della FAND per maggiori servizi ai malati Alzheimer in provincia di Enna

“In Provincia di Enna si registra a tutt’oggi una forte carenza di servizi in favore dei malati di Alzheimer e a sopperire è sempre la famiglia. Figli, coniugi e parenti stretti sono i loro care giver, con tutte le difficoltà legate ai costi, economici e psicologici, dell’assistenza”. ad affermarlo è il Presidente della FAND Giuseppe Regalbuto (nella foto), Consigliere provinciale del PdL.
Secondo fonti Censis, il costo diretto a carico delle famiglie che assistono un ammalato di Alzheimer è pari a 10.627 euro all’anno. Ad essere compromessa, perciò, non è solo la realtà dell’ammalato, ma anche quella della sua intera famiglia, la quale si trova a dover affrontare gravi difficoltà. Le principali cause del disagio sono costituite dai molteplici problemi che nascono dall’assistenza e dai suoi elevati costi. Per l’assistenza di chi è colpito dall’Alzheimer occorre, infatti, non solo una grande forza psicologica, ma, anche e soprattutto, un adeguato sostegno economico.
“Parlare di Alzheimer – continua Regalbuto – è dare voce alle memorie che non sono presenti ed è un dovere sociale cercare di fare luce e sostenere tutte quelle patologie che hanno dei costi, non solo economici, ma anche umani. L’Alzheimer rappresenta ancora, per molti versi, un universo di isolamento e di sofferenza, che fa paura scoprire e che si tende a mantenere nascosto. Tuttora la condizione dei malati di Alzheimer e dei loro familiari è emblematica delle difficoltà che il nostro sistema sanitario e socio-assistenziale incontra nell’approntare risposte e soluzioni adeguate per la presa in carico delle patologie croniche ed invalidanti che possono accompagnarsi alla condizione anziana. Poiché è demoralizzante accudire un ammalato del genere, i familiari si sentono schiacciati, sia fisicamente che psicologicamente, fino a provare uno sconforto tale da chiudersi nell’isolamento totale”.
Il Presidente della FAND lancia un appello affinchè in Provincia di Enna tutti gli Enti pubblici e privati delle strutture assistenziali attivino i servizi UVA (Unità di Valutazione Alzheimer) e siano, altresì, garantiti l’accesso gratuito ai farmaci specifici, l’attivazione di centri diurni e l’assistenza domiciliare.