Aidone, IV concerto rassegna musicale 2012

Aidone. Si è svolto, presso il cineteatro “Herbita” il quarto concerto della Rassegna musicale 2012 organizzata dalla locale associazione musicale “Alessandro Scarlatti”nell’ambito degli eventi connessi al Circuito musicale “Midland”. Artisti della serata, Francesco Cultreri al pianoforte ed Angelo Gallotta all’organo. Il numeroso pubblico intervenuto ha potuto ascoltare ed apprezzare il repertorio in programma aperto dalla “freschezza” barocca di alcune composizioni di Antonio Vivaldi e Johann Sebastian Bach, caratterizzate da continui dialoghi ed imitazioni tra gli strumenti protagonisti del concerto. Si è passati poi alla suggestiva “Fantasia K. 475” nella versione di Wolfgang Amadeus Mozart ed Edvard Grieg; in essa l’uditorio ha potuto cogliere e gustare il particolare senso di inquietudine che emanava, la quale però ha avuto il suo naturale dissolvimento nel lungo e caloroso applauso che i presenti hanno tributato ai maestri in segno di apprezzamento. Il prosieguo del concerto si è avuto con “Eclogue op. 10”, brano di straordinaria intensità emotiva, del compositore italotedesco Gerald Finzi. Prima dell’esecuzione, Cultreri ha ha spiegato: «La composizione, molto particolare e di grande spessore, è ispirata all’Ecloga, componimento tipico della poesia bucolica celebrante la vita agreste. Mi sento di dedicarla alle vittime e ai nostri connazionali rimasti improvvisamente senza casa a causa del terremoto dell’Emilia, terra a cui da anni sono legato.» Il concerto è poi proseguito con un clima di passionalità tipicamente francese suscitato da “Après un rêve op. 7 n. 1”, lied di Gabriel Fauré, e con l’ardore e la giocosità delle “Danze ungheresi n. 5 e n. 16” di Johannes Brahms, composizioni quest’ultime che hanno letteralmente mandato in visibilio il pubblico che ne ha pure chiesto il bis. Prima della conclusione affidata alle note impetuose ed al rigore di “Palladio”, popolare composizione del compositore gallese Karl Jenkins, e dei saluti di rito, Gallotta ha ricordato la particolare valenza del progetto artistico sperimentale che lo vede impegnato con Cultreri e che è stato valorizzato dal concerto della serata: «Tale idea – ha precisato Gallotta- ha lo scopo di far interagire due strumenti, pianoforte ed organo, che possono apparire vicini ma che in realtà, a causa delle loro storie e delle loro intrinseche complessità, sono portati a collocarsi su piani musicali non sempre convergenti; ciononostante, con un attento lavoro di ricerca ed adattamento di brani e suoni, abbiamo voluto dar vita ad un’esperienza nuova a cui sin dall’inizio abbiamo tenuto tantissimo».
Angela Rita Palermo