Gagliano. Consiglio rinvia approvazione regolamento Imu

Gagliano. Chiesto il rinvio, in consiglio comunale, per la trattazione del punto riguardante l’approvazione del regolamento Imu, proposto dai gruppi consiliari di maggioranza “Per Gagliano” e “Misto”, i quali avevano chiesto la discussione e l’approvazione del regolamento che disciplina l’imposta municipale propria, proponendo delle riduzioni in merito. Tenuto conto che l’aliquota di base dell’imposta è fissata allo 0,76%, mentre quella dell’abitazione principale allo 0,4% (con possibilità per i comuni di modificare le aliquote, in aumento o in diminuzione, fino allo 0,3% nel primo caso e fino allo 0,2% per il secondo), la proposta dei due gruppi consiliari era quella di ridurre dello 0,1% l’aliquota per la prima abitazione e dello 0,3% l’aliquota per gli altri immobili. Tale riduzione dell’imposta comporterebbe un’ovvia diminuzione di entrata nelle casse comunali. Ciò significa che l’ente locale dovrebbe corrispondere allo Stato (prelevando dalle proprie casse) la differenza necessaria al raggiungimento dell’aliquota di base. Secondo i gruppi promotori della proposta, questa differenza dovrebbe provenire dalle attività culturali. Vista la crisi, i consiglieri propongono infatti più sobrietà nelle feste di paese, in modo da far risparmiare i cittadini sull’Imu, ma il dirigente dell’area economico-finanziaria, Giuseppe Friscia, precisa che “le attività culturali sono finanziate dalla legge regionale 6/97, quali funzioni delegate dalla Regione, per cui non possono essere destinate ad altri scopi, se non a quelli previsti dalla menzionata legge. Ciò vuol dire che tali fondi dovranno provenire dal bilancio ordinario”. Il parere espresso dal dirigente Friscia e dal revisore dei conti Sottosanti, in riferimento alla proposta di deliberazione, è quindi contrario per mancato pareggio finanziario. Nella motivazione si legge: “La diminuzione di entrata rispetto all’Imu con aliquota ordinaria prevista negli schemi di bilancio predisposti dalla giunta municipale, pari a presuntivi 41.076 euro non sono compensate da una diminuzione di spesa della parte ordinaria del bilancio. Ai sensi dell’articolo 13 della legge 22/12/2011 n. 214, si deve versare allo Stato (quindi prevedere in bilancio) la somma presuntiva di 36.102 euro, dovuta alla riduzione di aliquota dello 0,3%”.

Valentina La Ferrera