Il sindaco di Nicosia denuncia accordi tra Pdl, Pd e Udc contro la struttura giudiziaria

Nicosia. «I traditori del tribunale di Nicosia hanno nomi, cognomi a appartenenze politiche».
Non usa mezzi termini il sindaco Sergio Malfitano, che all’indomani del parere della Camera sulla riforma della geografia giudiziaria ha letto con calma i verbali della seduta, nella quale non si fa cenno al mantenimento del tribunale di Nicosia. «Il deputato del Pd Andrea Orlando – spiega Malfitano – è colui il quale ha attaccato il parere del Senato, espresso appena 24 ore prima, che chiedeva il potenziamento del tribunale di Nicosia, che avrebbe dovuto accorpare quello di Mistretta e diventare tribunale di montagna». Il deputato Pd Andrea Orlando aveva ricevuto lo studio sul tribunale, che dimostra come abbia le peculiarità territoriali, infrastrutturali e di rischio criminalità, per essere mantenuto.
Orlando, come sottolinea il sindaco Malfitano, è il braccio destro della senatrice Anna Finocchiaro, autrice nel 2011 dell’emendamento che ha previsto la soppressione dei tribunali minori. Malfitano è aggiunge che solo il leader dell’Idv Tonino di Pietro ha tentato di difendere il tribunale di Nicosia, mentre Marco Pugliese, deputato campano di Grande Sud, ha denunciato, come risulta dai verbali, che poco prima dell’apertura della seduta alcuni deputati hanno barattato con altri colleghi il mantenimento o la soppressione di sedi giudiziarie. «Fatti gravissimi quelli denunciati da Pugliese – dice Malfitano – e la mia non è solo amarezza, ma è rabbia, perché si è consumato un atto gravissimo con la complicità di Pdl e Udc, che in 24 ore cambiano idea su quanto espresso dal Senato. Ancora una volta, le attese legittime del nostro territorio vengono mortificate da un triplice asse politico formato da Pdl, Pd e Udc, mentre a tentare una difesa sono stati solo Idv e Grande Sud». Malfitano spiega che andrà avanti a chiedere non privilegi ma i diritti previsti dalla legge delega e che sono stati applicati per altri tribunali ma non su quello di Nicosia. «Fa pensare che in tutta la seduta e nei verbali non si trovi alcun riferimento al distretto di Corte d’appello di Caltanissetta ed al parere contrario alla soppressione espresso dal Consiglio giudiziario del distretto. La mia amministrazione ribadirà la validità del parere del Senato davanti al ministro Severino, Monti e Napolitano – aggiunge – e se le nostre legittime richieste non verranno accolte, adiremo alle opportune sedi, fino alla Corte costituzionale».