Vice Sindaco comune Agira chiede azzeramento giunta

Agira. Non capita tutti i giorni che un vice sindaco chieda al sindaco l’azzeramento della giunta. Di sicuro non è un colpo di caldo, ma un segnale che la dice lunga, che riflette quanto oggi succede in tutti i comuni: l’amministrazione sempre più lontana dai cittadini, ed in particolare dai loro bisogni. Questa la letterea della d.ssa Vaccaro al sindaco:
“Caro Sindaco, sono già trascorsi oltre due anni dalle elezioni comunali che ci hanno visto vincitori avendo ottenuto un larghissimo consenso come gruppo e anche personale. Questo ci chiamava ad un impegno ad andare incontro ai bisogni della gente a cui, come dissi in campagna elettorale e come ancora ribadisco, bisogna stare vicini ascoltandone le esigenze che in quest’ultimo periodo si sono moltiplicate a causa del momento storico di grave crisi economica. Ho cercato in questi due anni di essere fedele a quello che mi proponevo di fare: servire la gente nella piena collaborazione e condivisione di idee e di “modus operandi” con te e tutta la Giunta.
Purtroppo oggi mi trovo a dover esprimere il mio profondo disagio nel vedere come tutti i miei sforzi finalizzati alla collaborazione con i colleghi amministratori sono stati vanificati a causa di una assoluta carenza di dialogo che sarebbe stato necessario per perseguire obiettivi comuni. Una grave inadeguatezza (anche mia, perché no?) dovuta spesso a inesperienza, ma aggravata da mancata trasparenza da parte di alcuni, hanno portato questa amministrazione ad allontanarsi sempre di più dai cittadini fino a vedersi, oggi, contestata da una popolazione sempre più esigente nella pretesa delle risposte e nel bisogno di vederci uniti e pronti a risolvere i problemi.
Non mi sfugge il fatto che la gravissima crisi economica che ci attanaglia non ci consente non solo risposte immediate, ma neanche programmazione di largo respiro; ma aggiungo, cosa più grave, che, la mancanza di incontri programmati, atti a confrontarsi sulle cose fatte e sulle cose da fare, ha azzerato anche quel poco che io mi son sforzata di realizzare nell’amministrare l’esistente.
Alla luce di questa serena analisi risulta evidente l’impossibilità a continuare un percorso comune in quanto non condivido più questo modo di procedere; ritengo pertanto necessario che tu prenda provvedimenti “strutturali” che ti possano portare a continuare a svolgere un mandato degno della tua persona e del glorioso passato, nella qualità di Sindaco, che tanto ti ha fatto amare dai tuoi concittadini.
Mi permetto di esprimere il mio parere su alcune strade da percorrere perché tu possa portare a termine il tuo mandato con la dignità che ti ha sempre contraddistinto.
La prima strada è quella che riguarda proprio noi assessori: l’azzeramento di questa Giunta Municipale è divenuto percorso obbligatorio per ridare nuova linfa al Comune di Agira. I risultati elettorali sono andati in un certo verso, riconoscendo ad alcuni di noi un larghissimo consenso, cosa che mi fa provare grande rammarico nel dover interrompere un’opera in cui ho profondamente creduto e in cui ho speso la maggior parte del mio tempo in questi due anni. Ma è innegabile che qualcosa non ha funzionato e che la grave carenza di comunicazione oggi ci porta a dover rivedere tutto con grande onestà intellettuale. Servono nuovi equilibri perché si possano portare avanti una progettualità ancora fattibile.
Diventa oggi necessario rimodulare il programma pensando a obiettivi minimi adeguati alle nuove esigenze dettate dalla crisi economica, condividendolo con una nuova amministrazione per presentarlo poi ai cittadini. Tale programma potrebbe inoltre essere proposto al Consiglio Comunale, al fine di creare una nuova apertura verso di esso. Purtroppo non possiamo sottovalutare il fatto che in questi due anni abbiamo assistito, in seno al consiglio, a situazioni di grande conflittualità causate da scelte in contrasto con il nostro progetto iniziale, da parte di alcuni consiglieri di maggioranza. Ma valorizzare quella parte del consiglio che potrebbe condividere nuove idee significherebbe creare quella stabilità di cui Agira oggi ha bisogno.
Trovo indispensabile la costante e quotidiana presenza del Sindaco e di tutti gli amministratori al comune; ciò porterebbe ad un miglioramento del funzionamento degli uffici, oggi assolutamente carente, ad un miglioramento dei rapporti con i dipendenti che devono essere destinati in modo razionale nei vari uffici e ad una vicinanza più assidua ai cittadini che ogni giorno affollano l’atrio del Comune.
Ritengo, altresì, di grande necessità la comunicazione con la popolazione che spesso, soprattutto in quest’ultimo periodo, è stata negativamente sollecitata da fantasiose notizie artatamente divulgate, ma non rispondenti alla realtà, allo scopo di creare disappunto verso il Sindaco e gli amministratori.
Signor Sindaco, il mio grande disagio e il bisogno, come cittadina, di vedere un Comune funzionante anche in periodi di grave disagio sociale, mi hanno portato ad esprimerti questa analisi. Ritengo di non poter più proseguire nella mia attività amministrativa qualora dovessero persistere le attuali situazioni per cui, nel caso in cui tu non condividessi tutto ciò mi vedrei costretta, con immenso rammarico, a rassegnare le mie dimissioni”.