Enna: Smantellato gruppo criminale dedito a furti cavi rame linee elettriche ENEL. Nomi e foto degli otto arrestati

Sono ritenuti responsabili di numerosi episodi di furto aggravato in concorso di cavi in rame delle linee elettriche dell’Enel, avvenuti nell’ultimo anno nella provincia di Enna, gli otto arrestati nelle prime ore della mattinata odierna, nell’ambito dell’operazione denominata “ORO ROSSO”, quando oltre ottanta Carabinieri del Comando Provinciale di Enna con il supporto dei militari dei Nuclei Cinofili di Nicolosi (CT), del Nucleo Elicotteri di Catania e del Comando Provinciale di Catania intervenuto in ausilio con i Carabinieri delle Compagnie di Palagonia e Paternò, hanno dato esecuzione a otto ordini di custodia cautelare emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Enna, su richiesta della locale Procura della Repubblica (Sostituto Procuratore Augusto RIO), nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti responsabili di numerosi episodi di furto aggravato in concorso di cavi in rame delle linee elettriche dell’ENEL, avvenuti nell’ultimo anno nella provincia di Enna.

Le indagini, avviate nel novembre dello scorso anno per contrastare il fenomeno dei conduttori delle linee elettriche, hanno permesso di individuare un gruppo di soggetti, la maggior parte dei quali residente nella provincia catanese e buona parte dei quali già pregiudicati per reati specifici, che si erano dedicati al particolare settore delinquenziale poiché molto redditizio in quanto i costi del rame, quale materia prima, hanno avuto un costante e rilevante incremento negli ultimi anni. Gli episodi sui quali si sono potute accertare le responsabilità dei dieci soggetti tratti in arresto, hanno permesso di stimare che la banda criminale, nel tempo, abbia asportato oltre 10.500 mt. di cavi di rame per un nocumento complessivo di più di € 150.000,00 ai danni della sola Enel s.p.a., senza calcolare i gravi disagi arrecati alla popolazione locale e le pesantissime perdite economiche difficilmente quantificabili per le aziende del territorio ennese.

L’indagine condotta dal Nucleo Investigativo e dal personale della Compagnia di Enna e diretta dalla Procura della Repubblica di Enna ha così consentito di arginare il fenomeno dei furti di rame nella provincia, il cui territorio si presta per le estese aree rurali a bassa densità di popolazione da cui è caratterizzato, e che aveva assunto, negli ultimi tempi, proporzioni molto vaste tanto da far sì che si potesse stimare che la stessa provincia fosse tra le prime dieci sul territorio nazionale (alcune testata giornalistiche la indicavano come la sesta) per numero di fatti delittuosi di questa tipologia.

I soggetti arrestati sono:
– Pentecoste Francesco 31enne di Leonforte (EN), pregiudicato;
– Saitta Pietro 34enne di Ramacca (CT);
– Saitta Francesco 44enne di Castel di Iudica (CT), pregiudicato;
– Saitta Salvatore 42enne di Castel di Iudica (CT), pregiudicato;
– Mirabile Carmelo 46enne catanese, pregiudicato, in atto detenuto presso la casa circondariale di Caltanissetta;
– Schilirò Gaetano Biagio 42enne, di Ramacca (CT),
– Cusmano Giuseppe 43enne di Raddusa (CT), pregiudicato;
– Chieffe Antonio 36enne di Santa Maria di Licodia (CT), pregiudicato.

Tra i soggetti tratti in arresto spicca il nome di Mirabile Carmelo allo stato già detenuto in carcere poiché colpito da ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del tribunale di Catania nell’ambito dell’operazione “Efesto”, soggetto già condannato per associazione di tipo mafioso e componente della famiglia “MIRABILE” del quartiere Monte Pò di Catania e con collegamenti nell’area calatina con Francesco “Ciccio” La Rocca, capo mafia dei Santapaoliani e capo mandamento della Sicilia sud-orientale.

L’attività investigativa eseguita con metodo tradizionale e tecnico, ha consentito di effettuare complessivamente 14 arresti, quattro dei quali in flagranza di reato, nel febbraio scorso, a Maniace (CT), mentre altrettanti soggetti stavano depredando una linea elettrica dell’Enel (nell’occasione vennero sequestrati circa 3000 kg. di cavi elettrici in rame già tagliati); altri due arresti effettuati anch’essi in flagranza di reato, nel giugno scorso hanno permesso di fermare due soggetti pregiudicati che stavano trasportando rifiuti ferrosi e circa 500 kg di conduttori in rame appena asportati.
Gli arrestati, ad esclusione del Mirabile già detenuto e del Saitta Salvatore e del Pentecoste ammessi agli arresti domiciliari presso il luogo di residenza, sono stati tutti condotti presso la casa circondariale di Enna.