Elezioni regionali. Enna: sarà una settimana di passioni. Si ritira il Consigliere provinciale Paolo Schillaci

Enna. Ultima settimana di passione per la formazione delle liste, almeno di quei partiti che ancora vanno alla ricerca di candidati per completarla. Venerdì prossimo si chiude tutto ed allora si potrà capire quale sarà lo schieramento dei partiti, quali i candidati e se la formazione delle liste lascia delle scorie di turbolenza che possano inficiare qualche partito perché di contrasti ne esistono, di lotte sotterranee anche, di mugugni tanti specie da parte degli esclusi. Ovviamente l’attenzione maggiore è rivolta verso il Partito Democratico, tenuto conto che la commissione regionale si riunirà questo pomeriggio per decidere le liste in tutte le province ed il caso Galvagno-Termine rimane sempre al primo posto in quanto per la prima volta un partito rinunzia a due deputati uscenti senza battere ciglio. I tre candidati Alloro, Bonanno e Rabbita sono stati presentati al candidato alla presidenza Crocetta, nella lista di Crocetta va a finire Rosalina Campanile che è l’alter ego politico di Salvatore Termine.Tutto questo lascerà sicuramente delle tossine polemiche che potrebbe disturbare e molto la campagna elettorale del Partito Democratico. Grande Sud, il partito di Miccichè, ha risolto i suoi problemi con la candidatura dell’ex assessore Giuseppe Abbate, quindi la conferma di Salvatore Campione, consigliere comunale ad Agira, e Luisa Lantieri, ex presidente della Provincia. Martedì c’è riunione del direttivo provinciale per la presentazione dei candidati. Rimane aperto il problema dei candidati del Partito dei Siciliani, ex MpA. Di certo c’è solo l’uscente Paolo Colianni, mancano gli altri due candidati, nomi tanti, certezze nessuna. Martedì si dovrebbe riunire la direzione regionale per effettuare la scelta dei candidati. Si parla di prima fila per il consigliere provinciale Franco Catania e per l’ex sindaco di Barrafranca, Angelo Ferrigno, che sono stati quelli che hanno protestato maggiormente e giustamente visto che hanno rappresentato il partito in prima linea. Nel Pdl le scelte sono state già fatte, la lista è pronta con l’uscente Edoardo Leanza, il consigliere provinciale Giuseppe Regalbuto e il consigliere comunale di Centuripe Gabriella Lo Presti. La lista di Scilipoti appare e scompare giornalmente visto che il simbolo non è stato registrato a Palermo. Anche Sel-Rifondazione Comunista-Verdi, che hanno nel medico Antonio Giuliana il capofila, hanno completato la lista con due donne Nella Benintende e Simona Pellegrino. L’attesa, comunque, è verso il Partito Democratico per vedere come finirà la storia dei due deputati uscenti Galvagno e Termine.

Il Consigliere provinciale Paolo Schillaci ritira la propria disponibilità a candidarsi e rilascia questa dichiarazione: “Nonostante l’affetto espresso nei miei confronti da molti amici e compagni e dalla componente socialista interna al PD e dai Socialisti della Federazione di Enna sono pronto a fare un passo indietro per quanto riguarda la mia candidatura nella lista dell’on. Rosario Crocetta. Alla luce delle vicende che circondano il partito, alla confusione di idee che al momento vedo intorno ad esso, la mia candidatura mi è sembrata essere un ulteriore elemento di disturbo. Avevo sul serio manifestato la volontà, fino a pochi giorni fa, di dare un contributo diretto all’interno della lista stessa, di riuscire a essere la voce degli ultimi ma a quanto pare gli ultimi non hanno voce. Ho l’ obbligo di ringraziare per l’appunto i molti cittadini amici e socialisti della provincia di Enna, i quali mi hanno con sincerità e simpatia espresso l’invito a candidarmi. Tutta questa attenzione nei miei confronti mi ha inorgoglito e quasi mi ha commosso. Certamente non lo dimenticherò e avremo modo di lavorare in futuro insieme, sempre all’interno del partito, per raggiungere altri obiettivi. Colgo l’occasione però per rappresentare alcune considerazioni su quanto sta avvenendo all’interno del partito in provincia dal punto di vista solo e soltanto politico. Lo stretto legame che mi unisce inequivocabilmente al partito nel quale ho sempre militato con coerenza ed onestà intellettuale, nel quale ho sempre, fino ad ora, condiviso gioie e dolori in tutti questi anni di lunga militanza e del quale mi posso fregiare di essere stato tra primi sostenitori mi spinge a chiedere delle risposte su alcuni interrogativi. Cosa ci sarebbe stato di strano se mi fossi candidato? Qualcuno dei nostri dirigenti regionali, a mio parere sbagliando, afferma che la lista Crocetta dovrà essere formata da uomini e donne che non siano dirigenti del Pd. Mi chiedo allora il perché il Vice Segretario Nazionale del nostro partito l’On. Letta preme chiedendo la presenza nella lista Crocetta del mio amico e compagno Salvo Notararigo? A ragione di ciò mi preme capire se la lista Crocetta è la stessa cosa del Pd o è altra cosa? Se non lo fosse, perché il nostro vice Segretario Nazionale può considerarla tale e per la dirigenza provinciale tutto questo appare invece come un’eresia? Mi interrogo, inoltre, sul perché Il dirigente di più alto profilo del mio partito in provincia non si e’ posto la domanda su quali e quante potrebbero essere le sensibilità politiche all’interno del Gruppo del Pd in città ed in provincia. Forse pensa che nulla sia cambiato o che nulla possa cambiare? Quali sono stati i motivi veri che non hanno permesso di fare le primarie per consentire in primis, a tutti coloro che lo avessero voluto, di misurarsi e in secondo luogo di permettere ai cittadini di selezionare i candidati democraticamente? Tutto ciò significa chiedere troppo? Mi appare chiaro che d’ora in avanti all’interno del partito ci sarà bisogno di avere quantomeno più rispetto e più sensibilità nei confronti di tutti, dirigenti e semplici iscritti. Richiederò con forza che il partito abbia in futuro la capacità di guardare più al di fuori dalle fumose mura interne. Questo mio modesto sfogo non è altro che una riflessione a voce alta. Spero che questo possa servire ai giovani dirigenti di questo partito ad essere più liberi nel pensiero e possa servire ai grandi ad essere più sensibili nei confronti di tutti. In tempi come questi in cui viviamo, in cui tutto cambia con velocità, è obbligo del partito avere dei dirigenti all’altezza dei tempi che cambiano; di candidati competenti che portino risposte ad una cittadinanza che di domande ne ha poste molte.