l Partito Democratico ennese esulta perché la commissione regionale ha approvato la lista, composta da Alloro, Bonanno e Rabita, da Palermo invitano alla prudenza perché ancora non c’è niente di definitivo in quanto rimangono due fatti spinosi quello di Galvagno e Termine ad Enna e quello di Capuana a Catania. In settimana, comunque, il Partito democratico regionale dovrà uscire da questa empasse perché potrebbe essere importante per gli sviluppi futuri della campagna elettorale. Un Partito Democratico ennese, spaccato in due potrebbe essere penalizzante in tutti i sensi.
Nel Partito dei Siciliani, ex Mpa, ci sono parecchie cose da risolvere perché è vero che Paolo Colianni guida la lista, ma ci sono da scegliere con prudenza gli altri due componenti. Il Partito dei siciliani schiererà una seconda lista assieme al Fli dove c’è candidato l’avvocato penalista Sinuhe Curcuraci, vicecoordinatore del Fliper, si cerca una candidata nella zona nord della provincia, mentre nel capoluogo si parla con una certa insistenza dell’avvocato Gaetana Palermo, consigliere comunale del Mpa. Ma il problema dell’Mpa è quello di spegnere i mugugni che si sono addensati nella lista principale dove si trova il deputato uscente Paolo Colianni, perché ci sono parecchi pretendenti e ancora non è stata trovata la componente rosa.
Franco Catania, Angelo Ferrigno e il sindaco di Assoro Giuseppe Capizzi aspettano le decisioni della direzione regionale per vedere chi sarà il candidato scelto, ma sicuramente le polemiche resteranno perché si è tergiversato troppo sulla stesura della lista. Per il resto gli altri partiti hanno tutti definite le loro liste, ora aspettano il giorno di chiusura per presentarle. Ieri sera c’è stata una riunione dell’Ilef (Italiani liberi e forti) che sostiene il candidato alla presidenza Gaspare Sturzo, mentre la lista è formata da Renzo Pintus di Enna, Michele Crisafulli di Leonforte e Dorina La Malfa di Valguarnera.