Cgil Enna: A scuola si naviga a vista

Vi ricordate la famosa canzonetta di Orietta Berti “finché la barca va lasciala andare, finché la barca va tu non remare …”, francamente da un governo “tecnico” di professori il cui compito era quello di restituire credibilità in Europa al paese dei bagordi, ci saremmo aspettati che l’abito facesse il monaco non solo nella forma del rigoroso doppiopetto, ma nella sostanza di una politica che rilanciasse il Paese a partire dai veri elementi di crescita dello stesso: lavoro, scuola, ricerca, politiche industriali.

Invece, in sostanziale linea di continuità con il governo precedente che tecnico non era, sulla scuola per esempio, anche per quest’anno si naviga a vista e si preannuncia una stagione di battaglie per la FLC. Ecco in pillole le ricette del Ministro Profumo:

Precari. Plausi a destra come a sinistra al concorso appena bandito. Peccato che lo stesso sia riservato per lo più ai soli docenti già abilitati. Un’operazione inutile e costosa in tempi di ristrettezze economiche ed in un momento come questo in cui grazie alla pregressa riforma Gelmini si è creato un esubero di tutto il personale già di ruolo, il Ministero dell’economia ha bocciato la proposta della FLC dell’organico funzionale – un modo per ridare linfa alle scuole attraverso la specificità ed i bisogni delle singole istituzioni e per cercare di riassorbire l’esubero – e le graduatorie permanenti scoppiano di precari anche ventennali costretti, ormai da tempo, ad una formazione continua ovviamente tutta a pagamento. Un affaire in cui tanti privati e non solo si sono arricchiti (lo sapevate che dietro uno dei più accreditati enti che si occupa di formazione universitaria post laurea, Forcom, c’è comunione e liberazione?). E i giovani neolaureati? Ops, anche questa volta, dopo la riforma delle pensioni che bloccherà per anni il turn over, il governo tecnico li ha dimenticati, loro saranno costretti a seguire la trafila finalmente e malamente partita dei TFA (tirocini formativi attivi) dentro le Università, anch’essi ovviamente a pagamento. Non sarebbe stato più sensato che gli 11000 e passa posti di lavoro di cui circa 1500 in Sicilia, venissero utilizzati per svuotare le graduatorie (che comunque rimarranno) ed eliminare sacche ormai istituzionalizzate di precariato?

Ata, docenti inidonei, itp. Con la stessa acrimonia del governo scorso, anche questo governo che i giornali d’Italia con una spudorata dissimulazione del linguaggio continuano a definire tecnico e non politico, si scaglia contro le fasce ed i soggetti più deboli della società. Con una semplice operazione tecnica appunto, il ministro Profumo ha ottenuto l’obiettivo del risparmio di cassa attraverso il principio del “prendi tre paghi uno”: i docenti inidonei (e dietro questo linguaggio neutro vi sono storie drammatiche di malattie e/o di profondi disagi), che prima venivano impiegati in attività collaterali all’insegnamento ma altrettanto importanti (ad esempio in biblioteca), verranno transitati definitivamente nei ruoli di assistente amministrativo (in cui ovviamente non hanno nessuna esperienza professionale), gli insegnanti tecnico pratici fortemente in esubero dopo che sono stati tagliati con la precedente

Riforma i laboratori nelle scuole professionalizzanti, verranno invece transitati nei ruoli di collaboratori scolastici. Va da se che non ci sarà nessuna immissione in ruolo per assistenti amministrativi e collaboratori scolastici i cui posti sono stati ulteriormente tagliati in silenzio!!!

Scatti d’anzianità. Tutto bloccato anche su questo fronte. Salari bloccati per i docenti e potere d’acquisto degli stipendi polverizzato. Il ministro e qualche sindacato accarezzano l’idea di barattare diritti acquisiti come il salario accessorio (fondo d’istituto) per racimolare le somme utili a pagare gli scatti d’anzianità. Un’operazione al ribasso insostenibile per la flc e dal punto di vista economico (la somma destinata al fondo d’istituto non riuscirebbe mai a coprire quella necessaria allo sblocco degli scatti) e da quello della conquista dei diritti.

Contrattazione. La contrattazione d’istituto, conquista recente nell’ambito scolastico, si basa su due pilastri fondamentali: l’organizzazione del lavoro (assegnazione dei docenti alle classi, del personale ata ai plessi, l’articolazione dell’orario di lavoro) e la distribuzione del fondo d’istituto. La circolare 25 del 19 luglio 2012 rappresenta l’ennesima molestia burocratica che tenta da un lato di scardinare il ruolo della rappresentanza sindacale, chiedendo ai revisori che hanno il solo compito di verificare la compatibilità dei costi di estendere impropriamente ed illegittimamente il loro controllo al merito dei contenuti della contrattazione che invece rimangono stabiliti dalla contrattazione collettiva nazionale e dall’altro di abolire, nei fatti, l’autonomia scolastica con il controllo centralizzato delle risorse (controllo estenuante nella tempistica e nella modalità), per pagare supplenti, ore eccedenti, ecc… L’unico fondo di cui disporranno direttamente le scuole sarà quello delle “donazioni”. Quali donazioni? Quelle delle famiglie ovviamente che contribuiranno con i loro soldi a pagare carta igienica, carta, gessetti, ecc. Con quali soldi pagare i collaboratori vicari che hanno ricoperto incarichi di reggenza non si sa (l’ammontare si aggira attorno alla media di 10000 euro che non potrebbero in alcun modo essere detratti dal fondo d’istituto), con quali soldi pagare i docenti che con delibera del collegio aderiscono al sistema INVALSI non si sa. Demandiamo tutto al volontariato ed intanto … finché la barca va lasciala andare.

Dimensionamento. Il primo giorno di scuola in Sicilia e nelle scuole della Provincia di Enna è stato contrassegnato dal caos. I parametri del Ministero, statuto speciale o meno, per mantenere l’autonomia sono rimasti i seguenti: da un minimo di 600 alunni ad un massimo di 900. Per il Miur, chi ha voluto l’autonomia al di sotto di questa media se la tenesse pure, ma senza DS e DSGA. E Profumo dice di più, sbilanciandosi nell’avveniristico, in una pubblica conferenza stampa proclama che nei territori montani più disagiati, nelle piccole isole si potrebbero rottamare anche i docenti ed al posto loro utilizzare i pc e la scuola digitalizzata.

La realtà nel territorio. Questi i dati che ci restituiscono un minimo senso di realtà. Le graduatorie permanenti della provincia di Enna, sono composte da un organico precario di circa 2000 persone tra ata (circa 210) e docenti che gravitano nel mondo della scuola. Questi stessi docenti già abilitati sono per lo più gli stessi che dovranno sostenere il concorso.
Per gli incarichi annuali (intendendo con questi non solo posti interi, ma anche spezzoni di ore superiori a sei) sono stati dati: 8 posti alla scuola dell’infanzia (6 di sostegno e 2 di comune); 10 posto alla scuola primaria (tra comune, sostegno e lingua); 82 posti alla secondaria di I

grado (di cui 57 posti comuni, 6 strumento musicale, 19 sostegno); 98 posti alla scuola secondaria di II grado (di cui 50 sostegno, 48 posti di comune) per un totale di circa 198 posti
docenti e 40 di collaboratore scolastico (nessun assistente tecnico, né amministrativo): 240 nomine complessive con contratto a tempo determinato, a fronte di 2000 precari. Solo 50 le immissioni in ruolo attuate in parte dal vecchio concorso, in parte dalle graduatorie permanenti, nessuna immissione in ruolo per il personale ata. Circa 58 le richieste di posti in deroga sul sostegno da parte dell’UST di Enna su tutti gli ordini di scuola, il che significa che ad oggi, molti ragazzi diversamente abili con certificazioni sia gravi che lievi, sono rimasti sprovvisti di insegnante o coperti parzialmente.

Per i punti di cui sopra e per la mancanza di serie politiche scolastiche, la FLC ha indetto uno sciopero di categoria per venerdì 12 ottobre.

Auspichiamo un’adesione politica e di massa di tutti gli attori del mondo della scuola: docenti, ata, DS e Dsga, studenti. Non si tratta solo di riconquistare i diritti del singolo, ma la coscienza di un’identità collettiva sempre più frammentata e mortificata.

Angela Accascina
Segretaria Generale Flc Cgil Enna



comunicato stampa