Agira, mille cittadini protestano per lo stop a servizi essenziali per studenti e anziani

Agira. Cittadini in rivolta contro l’amministrazione comunale. Martedì mattina più di mille persone tra genitori, insegnanti, bambini e lavoratori delusi hanno partecipato ad un corteo di protesta rumoroso e colorato che ha lanciato messaggi chiari al sindaco Gaetano Giunta e ai suoi assessori: gli abbonamenti dei bus extraurbani per gli studenti pendolari vanno erogati subito, così come il servizio di trasporto alunni dalle campagne. La mensa scolastica deve essere garantita per evitare la chiusura del tempo pieno che causerebbe lo scadimento dell’offerta formativa e la perdita di posti di lavoro, inoltre i disabili devono essere assistiti da figure specializzate. Presenti anche gli operatori della cooperativa “Enea” che dal 30 luglio non possono più fornire l’assistenza domiciliare agli anziani per mancanza di fondi comunali. Insomma tante le questioni poste sul tavolo grazie all’impegno del Comitato dei genitori delle scuole pubbliche di Agira che ha organizzato la protesta, partita da piazza Europa e conclusasi al municipio:«se entro 24 ore non fate un’adeguata programmazione su queste tematiche dovete dimettervi –ha tuonato Orazio Ascoli- per noi non rappresentate più il paese perché vi accanite a gestire una scatola vuota». “Vergogna” è stata la parola che è maggiormente risuonata nei cori e negli striscioni preparati dagli studenti che per un giorno hanno disertato le lezioni. Il sindaco ha ricevuto una delegazione del comitato presieduto da Giusy Venticinque e l’unica apertura ha riguardato la questione abbonamenti: «per settembre e ottobre –ha annunciato- manterremo il metodo del rimborso sempre legato alle effettive presenze mentre da inizio novembre torneremo ad anticipare come facevamo prima. Riguardo agli altri servizi potremo garantirli pienamente se il consiglio approverà l’addizionale irpef. Entro giorno 20 approveremo il bilancio di previsione». Riguardo al bilancio l’assessore al ramo Alfonso Calandra ha sottolineato: «da stato e regione quest’anno avremo circa 700mila euro in meno!». Insoddisfatti delle risposte ricevute i genitori stanno proseguendo ad oltranza il sit-in al comune. I bambini invece sono tornati in classe.

Luca Capuano