Nicosia, nuovo Cda Silvopastorale, precedente revocato per “atti in palese contrasto con gli interessi del Comune”

Nicosia. Entro il 20 ottobre la giunta dovrà decidere se nominare il nuovo consiglio di amministrazione dell’azienda Silvopastorale o se prorogare la delibera con la quale ha assunto il ruolo. L’orientamento di sindaco e assessori sembra quello di nominare il presidente ed i consiglieri, ma le nomine alla Silvopastorale sono politiche e quindi, l’amministrazione potrebbe puntare ad un Cda condiviso anche dall’opposizione. In sostanza la giunta potrebbe prorogarsi nel ruolo per altri 30 giorni. La revoca del Cda era arrivata, clamorosamente, dopo giorni di tensione tra l’amministrazione del sindaco Malfitano ed il consiglio di amministrazione della Silvopastorale che gestisce il demanio comunale.
Malfitano con 10 pagine di ordinanza aveva revocato l’intero Cda dell’Azienda, motivando la revoca con “atti in palese contrasto con gli interessi della Silvopastorale e del Comune”. Una sostituzione per 60 giorni, già prorogata alla scadenza di altri 30 giorni. Un termine tutto sommato breve che conferma la volontà di ripristinare un consiglio di amministrazione tecnico, in un momento in cui ci sono diversi progetti di rilancio del demanio comunale, costituito da terreni ed immobili. Ad innescare la revoca era stata la vicenda sull’uso di una parte della ex caserma della Silvopastorale, che attualmente è occupata da un’impresa edile senza alcun contratto, contro la quale il Comune ha intentato causa. L’edificio deve ospitare il museo della montagna che è stato finanziato con 500 mila euro di fondi europei ed il sindaco Malfitano aveva più volte chiesto all’allora presidente di far sgomberare i locali, per scongiurare il rischio di perdere il finanziamento. Intanto i tempi stringono ed il rischio di perdere i fondi anche se non imminenti si fanno concreti. Entro gennaio 1013 e quindi entro 2 mesi, i lavori per il museo devono essere consegnati.