Il Museo Archeologico di Aidone: attività culturali e prospettive di crescita

Morgantina è uno scrigno che non finisce mai di rivelare i suoi tesori: ogni rudere, ogni pietra, ogni reperto -sia esso una moneta, un vaso, una statua, un mosaico- ci racconta una sua storia, un tassello che rende sempre più leggibile il mosaico della storia di questa città e di quella della Sicilia tutta. Il ciclo di conferenze, che prende il nome di “Storie di Storia per Morgantina”, è aperto, mercoledì 17 Ottobre 2012 alle 18,00, dal Prof. Malcolm Bell, profondo conoscitore di Morgantina in tutta la sua complessità, che parlerà di come i vecchi scavi, che sembravano ormai archiviati, continuino invece a raccontarci cose nuove e si prestino a nuove chiavi di lettura, il titolo del suo intervento è infatti “Morgantina: nuove scoperte da vecchi scavi” *. Queste conferenze, insieme ad altre programmate per l’anno prossimo e agli eventi di tipo culturale ed artistico ospitati dalla città ellenistica e dal suo Museo tra il 2011 e il 2012, contribuiscono, a rendere Morgantina e Aidone punto di riferimento per la storia dell’archeologia, centro di scambi culturali, luogo di incontri in cui si consuma la cultura in tutte le sue sfaccettature: dalla storia all’arte, dall’archeologia alla musica.
Appare soddisfatto di queste iniziative il direttore del Parco, che in questi anni si è speso generosamente per rendere più fruibile questo patrimonio, anche se non può negare che le cose da fare sono ancora molte; alcune, già in cantiere, saranno realizzate a breve scadenza, altre, che sembravano fattibili, si scontrano con responsabilità altrui. La cessione dell’edificio del Torres Truppia, ad esempio, che sembrava essere stato sollecitamente liberato della scuola per essere ceduto al Museo (in questi termini, obtorto collo, è stato accettato dalle famiglie degli alunni e dai docenti, che hanno dovuto stringersi negli altri due plessi molto più piccoli e angusti, un sacrificio per il bene e la crescita del paese!) e del quale invece non ci sono più notizie certe, magari si aspetta, come per tanti altri edifici comunali, che prima i vandali facciano la loro opera di smantellamento; il Torres Truppia incastonato tra il quartiere medievale, il parco urbano e il convento dei Cappuccini (sede del Museo), sembra il prolungamento naturale del Museo a cui darebbe un po’ di respiro, dal momento che i locali, oggi adibiti ad uffici amministrativi e magazzini, una volta liberi, potrebbero ospitare nuove collezioni e permettere finalmente un percorso di visita più razionale e meno frammentato. L’edifico scolastico, a sua volta, potrebbe, finalmente e degnamente, accogliere la grande mole di reperti, ammassati nei vari depositi e mai esposti (non perché indegni o poco importanti ma per carenza di spazio), i laboratori di restauro che, finalmente fuori dagli scantinati umidi e ammuffiti, potrebbero essere accoglienti per gli archeologi e i restauratori, ma anche accessibili a quel turismo di élite e studentesco a cui sembra vocata Aidone, che non può inseguire i siti che da sempre sono aperti al turismo di massa, pena la perdita della propria identità. L’importanza di Morgantina, per l’archeologia e la storia dell’archeologia, reclama una sede appropriata (il pensiero che il vicino Parco della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina abbia come sede l’intero Palazzo Trigona dovrebbe suscitare un moto di vergogna in ogni aidonese e negli amministratori in modo particolare!) e, a dire del Direttore Caruso, per creare il polo museale oggi i soldi ci sono, soldi che potranno essere spesi nell’area dei Cappuccini, ex convento-parco-Torres Truppia, o essere dirottati altrove, per esempio a Morgantina dove, con adeguati ampliamenti alla ex casa Vinci, potrebbero essere trasferiti uffici, laboratori e antiquarium, il tutto naturalmente a discapito della centralità di Aidone.
Intanto il Museo si prepara alla prossima apertura della sezione numismatica. Nonostante il numero notevole di monete trovate a Morgantina, anche in scavi legali, battute nella zecca della città o ivi circolanti, il Museo ad oggi ne è del tutto sprovvisto; questa grave carenza sta per essere colmata, sono già pronte le teche nelle quali, probabilmente entro l’anno, saranno esposte le monete restituite dal Museo Paolo Orsi di Siracusa. Nonostante l’angustia dei locali (vi hanno trovato posto solo sei teche), è prevista una esposizione tematica che ci racconterà la storia della zecca di Morgantina, della circolazione monetaria nella città, del rinvenimento dei “tesoretti” nelle varie campagne di scavi e delle donazioni di privati. Sarà colmato così quel vuoto che il visitatore prova quando non trova riscontro a quanto sente dalle guide, che magnificano la bellezza delle monete di Morgantina, il ruolo e l’importanza della zecca della città, non solo nel suo momento di massima fulgore, ma anche negli anni tragici della conquista romana (la coniazione delle famose siceliote) e in quelli successivi, con le monete prodotte dagli Ispani cui la città fu donata dai Romani.
A costo di apparire noiosi e ripetitivi, non si può non evidenziare che solo un’azione sinergica e generosa di tutti gli attori in scena potrà creare le condizioni per quel lancio turistico che non è mai partito. È necessaria da parte di tutti un po’ di onestà intellettuale, scevra di prevenzioni e remore, e un obbiettivo comune cui mirare con generosità e determinazione.

Franca Ciantia

* le date degli altri tre incontri: Mercoledì 24 Ottobre 2012. Prof.ssa Sandra Lucore, Missione archeologica americana, “Bagni di lusso a Morgantina”. Giovedì 15 Novembre 2012. Prof. Henry Tréziny, Direttore di ricerca del CNRS, Université d’Aix en Provence-Marseille: “Mégara Hyblaea in età ellenistica”. Venerdì 23 Novembre 2012 Dott.ssa Mariella Musumeci, Direttore Parco archeologico di Leontinoi, delle aree archeologiche di Lentini e dei comuni limitrofi: “Leontinoi – città e chora delle colonie calcidesi e le esperienze comuni con Morgantina”